FACE TO FACE CON ‘Spillo’ ALTOBELLI
Ai microfoni di SportPaper.it il campione del mondo ’82, Alessandro “Spillo” Altobelli, nel curriculum possiamo annoverare 11 anni all’Inter oltre che il titolo mondiale in maglia azzurra, con tanto di gol decisivo in finale contro la Germania. Una vera leggenda del calcio italiano. Tanti i temi trattati, dal titolo mondiale a Spagna 82, al triplete dell’Inter, passando per calciopoli e i nuovi talenti del calcio italiano.
L’intervista completa:
Nella finalissima del mondiale 82, cosa hai provato al momento del gol?
Mi sono emozionato tantissimo, venivamo da tantissime critiche dopo lo scandalo calcio scommesse e come sappiamo fare noi italiani siamo riusciti ad uscire da quel brutto momento. Nessuno ci ha regalato quella vittoria, abbiamo sudato noi e tutto lo staff. È stato fantastico quando al fischio finale ci siamo buttati a terra e ci siamo abbracciati. Un emozione ancora oggi fortissima.
Un mondiale iniziato tra le polemiche. Anche nel 2006 mondiale iniziato in un momento critico. L’Italia ‘esce’ nei momenti critici?
È la storia, nel 1982 venivamo dal calcio scommesse e nel 2006 invece con calciopoli. È sempre difficile anche perché quando il tuo nome viene infamato sui giornali e sulle TV anche quando non hai fatto niente non è mai facile riprendersi. Ma l’Italia è cosi, si alza nei momenti difficili e si unisce diventando imbattibile.
La nuova Italia di Mancini può esser vincente?
All’inizio non gli davo molta fiducia, ma adesso è veramente forte ed ha scoperto un grande giocatore come Zaniolo che a me piace moltissimo. Secondo me quest’anno eravamo fra i candidati alla vittoria dell’europeo.
Qual è il giovane più promettente che può far la storia in azzurro?
Come ho detto prima, nutro molta fiducia in Zaniolo. Un giocatore fortissimo e c’è da ricordare che è stato anche vittima di un infortunio. Secondo me può fare la differenza.
Se dico Inter, cosa pensi ?
Se dici Inter penso ad una famiglia, io mi sono innamorato dell’Inter di Herrera, Mazzola e Suarez. Infatti ancora oggi ringrazio l’Inter a cui devo uno scudetto ed anche la coppa del mondo.
In nerazzurro hai giocato con Rumenigge. Quale coppia di oggi più simile a quella Spillo-Kalle?
Non voglio mai fare confronti anche perché Rumenigge aveva giocato nel Bayern, lo reputo uno dei migliori attaccanti del mondo.
Qual è il giocatore più forte di sempre?
Tralasciando i vari Maradona, Platini e Pelè, che ho visto giocare anche quando ero piccolo al mondiale del 1970, secondo me Beccalossi aveva tutte le carte in regola per diventare il migliore al mondo.
E degli anni 90?
Nel 1990 il campionato italiano era in strabiliante forma e c’erano anche tantissimi talenti italiani come i vari Totti, Del Piero e Baggio.
Il più forte ad aver giocato nell’Inter?
Domanda difficile, ci sono stati milioni di campioni che hanno giocato nell’Inter. Ma reputo Beccalossi uno dei migliori, ebbe un momento di notorietà incredibile a Milano, era fortissimo.
A fine carriera sei passato alla Juventus, il tuo cuore è anche bianconero?
No, non si deve mai mettere a confronto la passione con la professionalità. Ci sono tantissimi giocatori che tifano una squadra ma giocano in un’altra. Ringrazio Boniperti e Agnelli per avermi acquistato dopo che mi avevano cacciato dall’Inter, ma comunque io ero, sono e sarò interista.
Con quale giocatore di oggi vorresti giocare?
Io mi chiederei chi volesse giocare con me visto che sapevo fare anche altre cose al di fuori del mio ruolo. Avrei voluto giocare con Totti o Del Piero perché erano fortissimi ma anche simpatici.
Ancora oggi c’è qualche polemica legata a calciopoli, cosa ne pensi a distanza di anni?
Sono polemiche inutili, si deve pensare solamente a non ripetere più certi errori e di ricadere nel baratro.
Se la Juventus fosse andata in serie C, l’Inter avrebbe vinto di più come dicono molti ex nerazzurri?
La Juve ha pagato quello che doveva pagare, c’è comunque da ricordare che l’Inter ha vinto nel 2010 il triplete con la Juve in Serie A. Non servono ulteriori polemiche.
Cosa pensi della situazione Coronavirus? Il campionato potrà concludersi sul campo?
Non sono virologo e non ho nessun titolo per dire cosa fare, c’è gente che ha studiato e sa cosa deve fare per aiutare il paese in questo brutto momento. Per me si può riprendere solamente se i giocatori sono sicuri, ma anche lo staff e quelli che fanno parte di questa grande famiglia chiamata calcio. Però è difficile perché il calcio è uno sport fisico e non posso distanziarmi da un avversario, i difensori non potrebbero giocare.
Un messaggio a chi ci governa?
Io penso che siano molto sfortunati a governare in questo periodo storico. Penso solo che adesso nessuno deve fare politica ma deve solamente pensare a salvare vite, aziende e posti di lavoro per far risalire la nostra economia.
Un messaggio ai tifosi dell’Inter?
‘Noi’ tifosi interisti siamo abituati a soffrire e vinciamo solo qualche volta e perlopiù soffriamo continuamente. Ne usciremo come abbiamo sempre fatto, UNITI…AMALA!
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