Empoli ai piedi di Caputo

Un Caputo da impazzire quello che segna a raffica ad Empoli

Cosa caratterizzata un campione? Molti fattori. Nel calcio, ad esempio, un campione è quello che fa la differenza in campo. Ma non solo: è anche quello che segna e fa vincere la propria squadra le partite più importanti.

Nell’attuale campionato di Serie B, giunto alla 24 giornata, non c’è un campione vero e proprio alla Messi, alla CR7 o alla Neymar tanto per intenderci, ma ci sono tanti giocatori che fanno la differenza.

L’Empoli ne ha addirittura due: sono figli del sud, sono due attaccanti e sono due ragazzi che vedono la porta con una facilità disarmante. I due bomber insieme hanno segnato a oggi ventitre gol e sono la coppia d’oro della serie cadetta. E sono un qualcosa di indescrivibile: nonostante giochino insieme da questa stagione, Francesco Caputo ed Alfredo Donnarumma sembra che siano in tandem da sempre. Per la gioia di mister Andreazzoli e di una piazza che deve ancora smaltire la retrocessione della scorsa stagione, ma che con i suoi numeri 11 (Caputo) e 9 (Donnarumma) può lottare fino alla fine per il ritorno in Serie A.

Eppure, non per fare figli e figliastri, il quid di questo Empoli si chiama Francesco Caputo. L’attaccante di Altamura ha condotto venerdì sera, nel vero senso della parola, i biancoblu fiorentini alla vittoria schiacciante, al “Castellani”, contro l’altra grande favorita del campionato, il Palermo. “Condurre” significa proprio che Caputo si è caricato la squadra sulle spalle e ha dato prova di essere un grande giocatore: tripletta secca e diciannove gol segnati in totale in campionato. E l’Empoli, già mattatore del Bari al “San Nicola” con lo stesso risultato di venerdì, oggi è al secondo posto in classifica (al pari del Palermo, ma i rosanero dietro negli scontri diretti) con ben 52 gol segnati, miglior attacco del torneo.

Il merito (il 38% del totale) è proprio di Caputo che viaggia alla media di una rete ogni 110′ e se continuerà di questo passo supererà senza dubbio i 30 gol. Una cosa capitata a oggi sette volte nella storia ottuagenaria della Serie B, di cui l’ultima volta solo quattordici stagioni fa con Luca Toni nel Palermo.

Si può definire questa la stagione della vera consacrazione di Caputo? Senza dubbio, anche perché il numero 11 di Altamura magari non sarà forte come Toni, ma è una sicurezza. E proprio grazie al suo innato fiuto del gol, sta diventando l’incubo di tutte le difese della serie cadetta: sono cinque stagioni consecutive che Caputo va in doppia cifra, sei volte nelle ultime sette con la “macchia” della stagione 2013/2014 quando non giocò nessuna partita per via della squalifica per il calcio-scommesse che lo vide coinvolto durante il primo dei suoi tre passaggi a Bari.

Fa specie vedere che un giocatore che in cadetteria ha segnato (finora) 142 reti in duecentoottantatre partite, abbia disputato solo una mezza stagione in massima serie. Ed è proprio il Bari (nella sua seconda “tappa”) ad avergli dato non solo la possibilità di giocare in Serie B nella stagione 2008/2009 dopo aver fatto la gavette nelle serie minori pugliesi, ma anche quella di giocare in Serie A. E sempre con la maglia dei “galletti”, nel suo terzo passaggio nel capoluogo pugliese, si è imposto come un talento puro: 36 reti in tre stagioni. E l’applauso del pubblico del San Nicola sabato 20 gennaio verso il suo ex attaccante all’uscita del campo è stato inatteso e gradito dal giocatore classe 1987, scordando il fatto che quattro stagioni fa i tifosi biancorossi non volevano Caputo come capitano dopo i fatti della sua squalifica.

L’attaccante di Altamura ovunque è andato si è fatto apprezzare dai tifosi e lo sanno bene i supporter della Virtus Entella che hanno avuto modo di vederlo con la maglia biancoceleste per due stagioni., gonfiando la rete ben trentacinque volte. A Caputo sono bastati due campionati per entrare nella hall of fame dei bomber del sodalizio ligure, diventando il loro top scorer in cadetteria.

Il club di Chiavari la scorsa estate lo ha ceduto all‘Empoli appena retrocesso che ha voluto allestire una squadra ad hoc per risalire in massima serie. Il club del presidente Corsi ha staccato un corposo assegno ai liguri per portare in Toscana il re dei goleador cadetti: del resto i campioni si pagano e “Ciccio” Caputo un campione lo è a tutti gli effetti.

E con lui è arrivato anche Alfredo Donnarumma: neanche in Serie A c’è una coppia così prolifica come i due attaccanti dell‘Empoli. Se per questo, neanche in Europa, a livello di seconde serie nazionali. Un altamurano e un torrese a guardare tutti dall’alto in Europa: chi lo avrebbe detto in estate?

E la prova dell’attacco dell‘Empoli contro il Palermo è stata devastante: da una parte il miglior attacco, dall’altro la miglior difesa. Morale? Quattro gol e partita mai messa in discussione. E per la punta di Altamura la tripletta di venerdì sera è stata la sua seconda in carriera in Serie B.

A 31 anni (li compirà il 6 agosto), “Ciccio” Caputo sta disputando la sua migliore stagione e stupisce che nessuna squadra di Serie A, negli anni passati, abbia mai voluto seriamente portare l’ex Bari a giocare nel massimo torneo nazionale.

Che voglia andarci ed imporsi con l’Empoli? Senza dubbio, anche perché il club toscno lo ha portato tra le proprie fila proprio per questo: tornare in Serie A e rimanerci.

Caputo sta ripagando una società che ha creduto fortemente in lui ed una piazza che spera, grazie al “gemello” Donnarumma, di essere una delle tre squadre promosse in massima serie. Ci sono davanti ancora diciotto partite e tre mesi di campionato, salvo play off.

Caputo è pronto per la sfida. In bocca al lupo a tutti i difensori e ai portieri che si troverà di fronte da qua alla fine del torneo.