CON IL SUCCESSO IN COPPA, L’INTER RESPIRA E RITORNA A SPERARE IN EUROPA, MA I DUBBI RESTANO.
Il gol di Candreva mantiene i nerazzurri aggrappati al treno Europeo, quando si stavano già alzando i predellini e chiudendo le porte. L’ennesima “Sliding door” applicata al calcio, con la San Siro nerazzurra che respira dopo un primo tempo passato in apnea.
Sul gioco, ripassare please; servivano i tre punti e quelli sono arrivati, con il carattere, la capacità di saper soffrire e soprattutto con un Handanovic miracoloso e voglioso di riscattare la papera di domenica contro il Cagliari.
Quando si dice metterci la faccia, il portierone sloveno l’ha fatto nel senso più fisico del termine, mettendo a rischio i suoi lineamenti sulla conclusione di Charlie Austin, uno dei tanti “fratellini” di Jamie Vardy, affamati di calcio e forgiati nell’Inghilterra delle fabbriche.
Ma allo Stadium of Light, la casa del Southampton, ci vorrà un’altra Inter, più “sul pezzo” quando ha il pallone fra i piedi. Quando ce l’hanno gli altri, se sorretta dalla giusta concentrazione, può risultare un ostacolo assai ostico. Purtroppo questa concentrazione è spesso venuta meno, ma ieri sera ha dimostrato quantomeno di avere gli attributi per poter reagire, soprattutto dopo un weekend surreale come quest’ultimo.
Proprio Maurito Icardi, pur non segnando, ha lottato per 90 minuti; lo stadio non gli era del tutto amico, ma lui da buon capitano ha voluto far capire ai detrattori che la sua investitura è legittima, piuttosto che un premio per “eventuali meriti postumi sul campo”.
Una reazione finalmente matura, a conferma che, se come penna non è molto felice, sul campo riesce a dare il meglio di sè, sgomitando fra le maglie di una difesa di gladiatori.
De Boer respira, il tubo dell’ossigeno è ancora attaccato; ma se vuole respirare autonomamente, deve restituirci un’Inter più consapevole dei propri mezzi, con un atteggiamento diametralmente opposto a quello tremebondo mostrato nel primo tempo.
Di fronte avevano i Saints, non l’Arsenal.
Con l’Atalanta si attendono risposte e un parere dei medici più confortante; all’Inter convalescente di questi tempi serve l’appetito, non le possono bastare dei brodini per rimettersi in sesto.