E’ una Roma che cambia. Arriva El Shaarawy

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ElShaarawy

Quando nel XVI Secoolo Niccolò Copernico espose la sua teoria eliocentrica, con il sole al centro del sistema solare, stravolse lo scibile dell’intero genere umano. Non è un caso che, da allora, ogni rivoluzione che rompa in maniera netta con il passato venga definita copernicana.

Portando il concetto in ambito calcistico, Spalletti si starebbe apprestando ad una rivoluzione totale del mondo giallorosso. L’idea del tecnico di Certaldo sarebbe quella di presentarsi a Torino contro la Juve, nel big match di domenica sera, con un modulo 3-4-1-2.

Nella Capitale, sponda Roma, la difesa a 3 non si vede da oltre 20 anni da quando Carletto Mazzone la propose nei suoi anni di stanza a Trigoria. Poi da Zeman in poi la difesa a quattro è diventata un must. La mancanza di terzini e la necessità di contrastare i bianconeri sul loro stesso piano hanno fatto maturare in Spalletti questa idea.

La Roma, allo Juventus Stadium, potrebbe scendere in campo con Szczesny tra i pali, Manolas, De Rossi e Rudiger in difesa, Florenzi, Pjanic, Vainquer e Digne a centrocampo con Nainggolan ad agire da trequartista alle spalle di Salah e Dzeko.

Sarebbe, questa, una rivoluzione davvero storica, non solo per la difesa a tre ma anche per le posizioni di certi uomini: Florenzi e Digne dovrebbero si coprire tutta la fascia ma avrebbero maggiori libertà offensive così da dare supporto a Dzeko con i cross dalla fascia. De Rossi e Pjanic sarebbero ancora di più il fulcro del gioco romanista: uno impostando dalla difesa e l’altro facendo girare tutta la squadra. Appare evidente come, in fase di copertura, la Roma potrebbe schierarsi a 5 in difesa con il Ninja che scalerebbe a centrocampo. Certo, parlando nello specifico di DDR, vista la prova fornita contro il Verona piange un po’ il cuore riproporlo dietro ed allontanarlo dalla difesa avversaria ma, in questo momento, bisogna fare di necessità virtù. Inoltre tutte le grandi rivoluzioni calcistiche sono state dettate da esigenze più che da cambiamenti voluti: Conte, fautore del 4-2-4, si ritrovò a Napoli a schierare la sua prima Juventus con un 3-5-2, inconsapevole del fatto che da lì lui ed i suoi ragazzi avrebbero vinto tutto. Spalletti, in una notte di dicembre a Marassi, essendo rimasto a corto di attaccanti chiese a Totti di sacrificarsi in quel ruolo: da lì nacquero la leggenda del 4-2-3-1 e della Roma Spallettiana. Il tecnico toscano spera che, anche stavolta, la rivoluzione porti spettacolo e trionfi.

MERCATO – Oggi potrebbe essere la giornata di El Shaarawy alla Roma. I contatti tra i giallorossi ed il Milan si sono fatti più fitti e pare si stia lavorando per un prestito con obbligo di riscatto. Se ci fosse la fumata bianca, il Faraone, che ha già parlato con Sabatini e Spalletti, potrebbe arrivare già oggi nella Capitale per le visite mediche. Arriverà invece a giugno, o forse a settembre qualora dovesse essere convocato per le Olimpiadi di Rio, Ramses Becker Alisson, 23enne numero uno dell’Internacional di Porto Alegre. Un altro portiere brasiliano, come nella prima era Spalletti dove a difendere la porta c’era Doni, ed un altro giocatore proveniente da Porto Alegre, da dove giunse nel 1980 un certo Paulo Roberto Falcao. Se la tradizione dovesse essere confermata, la Roma potrebbe aver trovato il portiere dei prossimi anni. Tutto fermo invece per ciò che riguarda la difesa, reparto che necessita delle cure maggiori: i nomi di Caceres, Nacho, Juan Jesus sono sempre attuali. A meno che Sabatini non sorprenda tutti con un nome mai uscito.