Dybala: “Voglio vincere con la Roma ma mi piacerebbe conoscere altri campionati”. Poi quel motto Juve…

Il talento argentino ha parlato della stagione appena trascorsa e di un possibile futuro lontano dall'Italia

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esultanza paulo dybala ph: fornelli/keypress
esultanza Paulo Dybala ph: Fornelli/Keypress

Paulo Dybala ha rilasciato un’intervista al The Athletic dove ha toccato alcuni argomenti tra cui il suo futuro che potrebbe essere lontano da Roma.

Le parole di Dybala

Quello che stiamo vedendo in questi mesi è il tuo modo di giocare?

“Io sono così, devo pensare e agire in una frazione di secondo. Ci sono delle occasioni in cui sei in spogliatoio prima di una partita e pensi a quali problemi potrebbero creati i difensori avversari. Ma quando hai il pallone e sei circondato hai uno o due secondi per prendere una decisione per cui deve essere veloce, devi essere spontaneo. È dura se non lo sei. Tutto quello che vedi è spontaneo, non c’è nulla di programmato”.

In futuro ti vedi ancora alla Roma?

“Sono in Italia dà quasi 12 anni e sto vivendo un momento incredibile. È difficile per me vedermi lontano dall’Italia perché sono diventato un uomo qui. L’Italia mi ha dato tutto. Sarebbe difficile lasciare ma ovviamente c’è anche la curiosità di scoprire come potrei comportarmi in campionati importanti come la Liga e la Premier League”.

Su De Rossi…

“Adora l’Argentina, è ancora molto legato al Boca Juniors e a quel mondo. Sono sicuro che vorrà tornare lì per allenare. Vediamo cosa accadrà. Spero che lui possa avere una carriera di successo come allenatore e che possa rimanere a lungo in Europa per vincere trofei, costruire grandi squadre e continuare a fare quello che sta facendo. Se lo merita”.

La sesta posizione in campionato ti ha soddisfatto?

“A nessuno piace arrivare sesti. Avevamo una squadra per fare meglio di così. Abbiamo giocato molto bene ma alla fine siamo arrivati sesti e non sono soddisfatto. Avremmo potuto fare di più”.

La tua carriera è stata condizionata dai tanti infortuni. C’è una motivazione?

Nel corso della mia carriera ho sempre cercato di migliorarmi in campo e fuori. Ho cambiato molte persone nel mio staff: il mio personal trainer, il nutrizionista, lo psicologo. Tutto per migliorarmi in campo e in allenamento, mi sono sentito bene quest’anno”.

Sul futuro…

“Voglio vincere. Sono stato fortunato da aver avuto l’occasione di vincere tutti i trofei. A volte ho vinto e a volto ho perso. Il mio rimpianto è legato alle sconfitte nelle finali europee. Non ho mai vinto una Champions League oppure l’Europa League ma questo resterà il mio obiettivo. Voglio vincere tutto quello che posso con la Roma. Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.

Ti ha deluso la mancata convocazione per la Copa America?

“Penso di aver fatto delle cose ottime in queste stagione, ero fiducioso di essere convocato per cui per me è stato un duro colpo. Credo anche che sia difficile per l’allenatore dover scegliere. Rispetto la decisione del CT, ho un ottimo rapporto con lui e sicuramente ha preso la decisione per il bene della squadra”.