Doppio Mauri e Lulic: è tris Lazio all’Atalanta

Djordjevic

Nel secondo anticipo della 15° giornata di Serie A, la Lazio supera l’Atalanta per 2-0 e centra il secondo successo consecutivo dopo la vittoria di Parma. Mini-emergenza in casa biancoceleste, dove Pioli deve rinunciare (tra gli altri) agli infortunati Candreva e Biglia oltre che allo squalificato Parolo. Si rivedono Ledesma e Gonzalez, conferme davanti per Anderson e Djordjevic. Orobici a trazione anteriore, con Moralez a supporto del tandem pesante Denis-Bianchi.

Avvio sonnacchioso di match: ci provano Felipe Anderson e Djordjevic, Sportiello amministra senza problemi. Più insidiosa la girata di Bianchi al 20’, con la sfera che sibila di un metro e mezzo alla destra di Marchetti. Il predominio territoriale dei padroni di casa non si concretizza in ben più efficaci occasioni da rete, complice l’ordinata applicazione difensiva disposta da Colantuono. Proteste biancocelesti alla mezz’ora, quando Felipe Anderson – il più attivo dei suoi – si beve tutta la difesa nerazzurra ed entra in contatto con Stendardo in area di rigore: Rocchi sorvola, tra le tiepide proteste dell’Olimpico. Il primo vero sussulto ai 25.000 e poco più dell’Olimpico arriva al 38’, quando prima De Vrij e poi Mauri mancano per un’unghia l’impatto vincente a due passi da Sportiello sugli sviluppi del pericoloso cross dalla sinistra di Radu. Dopo 2’ di recupero il fischietto fiorentino decreta la fine del primo tempo e manda le squadre all’intervallo.

Il primo giallo di un incontro tranquillo lo rimedia nelle prime battute della ripresa Migliaccio, che allarga troppo il braccio sulla faccia di Radu e viene sanzionato da Rocchi. Ma il vero lampo che spacca la partita deve ancora arrivare e precisamente si concretizza al 51’: sprint superlativo di Felipe Anderson, il quale pennella da destra un assist che Mauri deve solo spingere in rete a porta sguarnita. Pioli esulta, è la rete che costringe gli orobici a rivedere l’atteggiamento attendista che fino a quel momento aveva reso del tutto innocua la Lazio. Il piano rischia di completarsi con largo anticipo già nei minuti a seguire, sempre con la premiata ditta Mauri-Anderson: prima è il capitano a far sobbalzare ancora lo stadio, con un colpo da biliardo che stavolta termina però la sua corsa a lato di una manciata di centimetri; quindi Sportiello deve superarsi sul velenoso radente del brasiliano sul secondo palo. La scena della serata è tutta per il 6 e il 7, la cui intesa perfetta confeziona al 71′ anche la rete che chiude il match: Anderson per Mauri e delizioso sinistro a giro del capitano sul palo lontano che fa secco Sportiello. Immediata la standing-ovation per il mattatore della serata, che dopo la corsa sotto la Nord viene richiamato da Pioli in panchina per far spazio a Keita. Ma i capitolini non sono ancora sazi e trovano all’81’ il tris con Lulic, abile a schiacciare in rete il perfetto cross dalla destra di un ottimo Basta, e nel finale sfiorano il poker con il subentrato Keita.

Con questo successo la Lazio rilancia fortemente le sue quotazioni europee, agganciando momentaneamente il terzo posto del Genoa in zona Champions League. Ai biancocelesti non resta ora che attendere gli esiti dei tanti scontri diretti di giornata, Milan-Napoli su tutti, prima di prepararsi per l’ultima trasferta dell’anno solare a Milano, contro l’Inter di Mancini.