L’ex direttore sportivo rossonero ha parlato della questione Donnarumma e del suo procuratore Mino Raiola.
Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan è tornato a parlare. L’ex dirigente lo ha fatto ai ai microfoni di “1 Football Club” su 1 Station Radio dove ha toccato diversi temi dal gol di Maldini contro lo Spezia fino alla cessione di Donnarumma, finito al Psg grazie soprattutto a Mino Raiola.
Mirabelli ha parlato anche della questione scudetto dove vede favoriti Napoli e Inter con il Milan subito in seconda fila pronto a cogliere qualsiasi sbaglio di entrambe le squadre.
Mirabelli su Donnarumma: “Speravo rimanesse al Milan”
Queste le parole dell’ex direttore: “È stato emozionante vedere il gol di Daniel Maldini, l’ho visto da bambino. Forse il confronto col papà ed il nonno gli fa male, ma ha le caratteristiche per fare bene in rossonero. Donnarumma? Si potrebbero dire tante cose. Non so quali siano stati i veri motivi del mancato rinnovo, ma è stata una sconfitta per tutti. Sognavo che Gigio potesse diventare la bandiera del Milan per sempre, superando tutti i record di presenze. Io credevo che la Juventus non se lo sarebbe fatto scappare, non capisco come sia potuto arrivare in Francia. Non credo sia stata una scelta di tradizione calcistica, perché il PSG non è all’altezza dei rossoneri. Nemmeno una scelta tecnica, perché Navas gli è avanti, in questo momento. Di sicuro la mano di Raiola ha pesato molto. Il procuratore, però, ora deve trovare una soluzione, perché il ragazzo è il portiere più forte del mondo e deve giocare”.
E sulla corsa scudetto l’ex direttore non ha dubbi: “Credo che il titolo sarà una questione tra Napoli ed Inter. Gli azzurri hanno un organico veramente forte, anzi, credevo già che lo scorso anno potessero puntare a vincere il campionato. Spalletti è un grande allenatore: sa far giocare bene le sue squadre ed è bravo a motivare i suoi ragazzi. Non è una critica all’operato di Gattuso, sia chiaro, il quale ha vinto anche una Coppa Italia. Rino è stato sfortunato, tra pandemia ed infortuni, a non avere quasi mai la rosa al completo. La Juventus? Può recuperare in classifica perché ha uno dei migliori organici in Italia”.