Benvenuto tra gli adulti, Gigio
Il 1999 è stato un anno importante: dalla nascita dell’euro a Roberto Benigni mattatore alla notte degli Oscar con “La vita è bella”, da Carlo Azeglio Ciampi Presidente della Repubblica a Romano Prodi Presidente della Commissione europea, dall’attesa per il Millennium bug alla nascita del movimento no-global passando per la Lazio che si aggiudicò l’ultima edizione della Coppa delle Coppe.
Il 25 febbraio 1999 non successe nulla di particolare a livello mondiale, ma a Castellamare di Stabia, centro nella provincia napoletana, venne al Mondo un bambino che diciotto anni dopo si sarebbe trovato a preparare una partita contro l’avversario che lo vide debuttare in Serie A ad appena 16 anni e 8 mesi. Oggi, Gianluigi Donnarumma compie diciotto anni e diventa un adulto.
Il giovanissimo portiere da due stagioni è titolare inamovibile dei rossoneri e si sta imponendo come uno dei migliori portieri di prospettiva non solo in Italia, ma nel Mondo.
“Gigio”, già x presenze in rossonero, è diventato portiere titolare del Milan per caso: terzo portiere nella stagione 2014/2015, complice un infortunio di Abbiati e la poca vena di Diego Lopez, mister Siniša Mihajlović decise di buttarlo nella mischia dal 1′ contro il Sassuolo il 25 ottobre 2015: 2-1 il risultato finale con il numero 99 che, nonostante il gol incassato, fece vedere che non era per nulla teso ed emozionato per la sua “prima” in massima serie.
Il 1° settembre 2016, Donnarumma ha potuto debuttare anche in Nazionale maggiore, subentrando ad un altro celebre Gianluigi (Buffon), giocando tutto il secondo tempo di Italia-Francia a Bari, diventando il più giovane debuttante in azzurro sia come giocatore che come portiere, superando il record di Piero Campelli che durava da 104 anni. “Gigio” in un anno aveva abbattuto tutti i record di precocità del calcio italiano. Non male per uno che dovrebbe giocare nella Under18 e che invece si ritrova non solo vice- di Buffon in Nazionale, ma suo erede naturale. Nessuna Nazionale può contare oggi come titolare un classe 1978 ed un vice- del 1999, quasi padre e figlio. E pensare che fino a pochi anni fa si criticava la nostra Serie A per la mancanza di giovani talenti.
Nuovo contratto in arrivo?
Il Milan sa di avere tra le mani un vero tesoro e per i suoi diciotto anni ha in mente di blindare Donnarumma con un contratto sontuoso e duraturo negli anni.
Sul portiere 197×90 si sono fatte avanti molte squadre: dalla Juve al Chelsea al Real Madrid, con i bianconeri che lo vorrebbero per il dopo-Buffon. Il suo procuratore, Mino Raiola, ha già detto che per il suo assistito chiederà un contratto da almeno 5 milioni di euro a stagione, altrimenti il suo gioiello potrebbe anche cambiare aria.
Per ora mister Montella si coccola il suo Milan young edition con Donnarumma capofila di una squadra che ha tanti giocatori italiani nati negli anni Novanta in squadra (de Sciglio, Lapadula, Romagnoli, Locatelli, Bertolacci, Calabria, Plizzari), ma lo stesso “aeroplanino” sa che non può fare a meno del suo “portierino”: leggasi la parata su Khedira al 96′ nello scorso Milan-Juventus, il rigore parata a Dybala nella finale della scorsa Supercoppa italiana e l’ottima performance contro la Lazio.
E sono i rigori il momento in cui Donnarumma dimostra di avere le stimmate di uno che da grande sarà un grande portiere: si presentò al Mondo parando un rigore a Toni Kroos nell’estate 2015 in amichevole e da allora ne ha parati quattro in altre amichevoli, due in campionato ed uno a Doha. E a diciassette anni è uno dei più giovani giocatori al Mondo ad aver vinto una coppa nazionale. Da protagonista, si aggiunga.
Donnarumma non è ancora un portiere completo (e chi lo è a 18 anni?), ma ha ampissimi margini di miglioramento, anche perché Madre natura lo ha dotato di una corporatura importante e di uno scatto felino inimmaginabile per un ragazzo alto 197 centimetri.
Oggi Gianluigi Donnarumma diventa uomo e la sua vita cambierà: si iscriverà a scuola guida, potrà andare a votare e, soprattutto, la sua firma avrà un peso legale ogni volta che l’apporrà su documenti e certificati, ma soprattutto per almeno dieci anni il futuro del Milan e della nostra Nazionale è garantito.
“Gigio” goditi questo giorno e rimani sempre come sei. Sappi che sei un privilegiato e che tanti tuoi coetanei ti invidiano e vorrebbero essere al tuo posto. Sbaglierai altri interventi, farai altre parate miracolose. Posizionerai male la barriera, parerai altri rigori.
Auguri Gianluigi, orgoglio di un calcio italiano che cerca di risalire la china contando su giovani come te.