In un vocabolario, sotto alla definizione della parola fedeltà, potrebbe benissimo starci la foto di questo bambino, figlio e padre d’arte insieme, anello centrale di una dinastia arrivata alla terza generazione di calciatori.
Nasce a Milano, nel 1968, in anni piuttosto turbolenti. Seguendo le orme del padre, nel 1978 viene preso dal Milan dopo un provino. L’esordio con la prima squadra avviene nel 1985, a neanche 17 anni, sotto la guida di Nils Liedholm. Il giovane non ci mise molto a prendersi il posto da titolare e, dalla stagione seguente, avrebbe preso un posto nella difesa rossonera tenendoselo per il successivo ventennio. La prima grande svolta, come per tutto il Milan, avviene sotto l’egida di Arrigo Sacchi, tecnico fortemente voluto dal presidente Berlusconi, che porterà il Diavolo a vincere 1 scudetto e 2 coppe Campioni. Con l’avvento di un altro giovane tecnico, Fabio Capello, la situazione non cambia: la fascia sinistra ha ormai un padrone ben definito. I successi proseguono con un’altra coppa Campioni alzata e ben 3 scudetti consecutivi conquistati in quello che, all’epoca, era il miglior campionato del mondo.
La seconda metà degli anni ’90 è avara di successi per il Milan che però, nella stagione 98/99, riesce a laurearsi campione d’Italia. L’epopea del ragazzino in foto, però, è ben lungi dal finire. In nazionale si impone e gioca ben 4 Mondiali (da Italia ’90 a Sud Corea ’02), tra cui quello di Francia ’98 nel quale è allenato dal padre. Il ritiro dall’azzurro che è stato, a dire il vero, avaro di soddisfazioni, avviene dopo il mondiale del 2002.
Al Milan, invece, arriva nel 2001 Carlo Ancelotti che fa partire un nuovo, fortunatissimo, ciclo. Il tecnico di Reggiolo costruisce una squadra fortissima e compatta che riesce ad arrivare alla vittoria della Champions del 2003 e a quella del 2007 (in mezzo la sfortunata notte di Istambul contro il Liverpool nel 2005). E così nel 2009, dopo oltre 20 anni passati ad arare la fascia, arriva il momento del ritiro, non prima di aver raggiunto le 900 presenze con il Milan.
Dopo un periodo di stop dal calcio, ora è tornato in rossonero come dirigente, dando l’avvio a un nuovo, promettente, ciclo milanista.
Stiamo parlando di Paolo Maldini