Diego Perotti apre la settimana di Roma-Juventus
“Se riusciamo a vincere contro la squadra più forte d’Italia e forse d’Europa abbiamo una grande possibilità di mantenere il secondo posto“, Diego Perotti parla così della partita che attende la Roma, domenica contro la Juventus all’Olimpico, di importanza fondamentale nella lotta per il secondo posto fra i Giallorossi e il Napoli. La qualificazione diretta alla Champions è l’ultimo obiettivo stagionale per la Roma: “La sconfitta in Europa League mi ha bruciato ma forse ancora di più quella in Coppa Italia, perché avremmo avuto la possibilità di giocare la finale con la Juve all’Olimpico“, dice il centrocampista ai microfoni della radio ufficiale della Roma. “Quindi -aggiunge Perotti- domenica dobbiamo dare il meglio come abbiamo fatto contro il Milan. Dobbiamo farlo per noi e per i tifosi che sono un po’ arrabbiati. Ed è giusto così, perché abbiamo fatto nove mesi bellissimi e in quei dieci giorni non siamo stati allo stesso livello. Questa partita con la Juve è importante perché può darci fiducia per il prossimo anno, ma soprattutto perché abbiamo un solo punto sul Napoli e ne mancano nove alla fine. Arrivare davanti al Napoli è fondamentale“.
Diego Perotti e il futuro
Nonostante i 78 punti in classifica e il secondo posto ancora nelle mani della squadra giallorossa, a Roma c’è malcontento: “Io capisco quando i tifosi si arrabbiano. Succede anche a noi, ma se fai i calcoli non è normale fare tanti punti, tanti gol e avere un giocatore che speriamo possa vincere la classifica dei cannonieri -dice Perotti riferendosi a Dzeko-. Se riesci ad arrivare secondo è già un passo avanti rispetto allo scorso anno“. Il controsorpasso al Napoli è arrivato ieri grazie alla bella vittoria contro il Milan a San Siro: “Vedi il risultato di 4-1 oppure il fatto che il Milan non sta facendo bene e pensi che sia stata una partita facile. Ma noi arrivavamo dal derby, sapevamo del risultato del Napoli, eravamo terzi. Era dura, ma siamo scesi in campo con la mentalità giusta, il mister ha saputo leggere perfettamente la loro formazione e noi in campo abbiamo dato la risposta che tutti si aspettavano“, evidenzia il giocatore argentino, che nella sua lunga intervista si sofferma anche sull’arrivo del nuovo ds Monchi a Roma. “Io sono stato a Siviglia 7 anni con lui. I numeri parlano da soli. Basta vedere tutti i giocatori che ha preso. Compreso Fazio, acquistato a pochi soldi e venduto al Tottenham a 10 volte la cifra spesa. Lui è bravissimo. E’ vero che qui non è Siviglia, ma è anche vero che questo club è più avanti rispetto al Siviglia. Monchi si deve ambientare, deve imparare la lingua. Però sono convinto che se riuscirà a fare la metà di quanto fatto a Siviglia la Roma vincerà per forza perché lui nel suo lavoro è molto bravo“.