Di Marzio: “Oaktree vuole solo giocatori giovani, per questo Chiesa non arriverà. Taremi è un top”

Gianluca Di Marzio fa il punto sulle mosse di mercato dell'Inter in questa finestra di mercato

juventus calcio
FEDERICO CHIESA PERPLESSO ( FOTO SALVATORE FORNELLI )

Il giornalista esperto di calciomercato Gianluca Di Marzio ha parlato in un’intervista da Il Giornale sul mercato del big di Serie A, e in particolare sull’Inter. Ecco le sue dichiarazioni a riguardo.

Di Marzio: “Taremi e Zielinski due pezzi da novanta che fanno la differenza”

“Loro hanno un input da parte di Oaktree: prendere solo giocatori giovani. Per questo motivo penso che non prenderanno Chiesa che può anche rimanere alla Juventus e andare così in scadenza di contratto. Trovare un attaccante giovane la vedo dura perché devi spendere almeno 20-25 milioni di euro. Taremi oggi è un titolare come Thuram e Lautaro Martinez, tutti e tre vogliono giocare e quasi quasi diventa un caso quando uno di loro due andrà in panchina”.

“Taremi è un top, l’Inter sa di avere quei tre e si terrà Arnautovic, a meno di offerte per il giocatore, e Correa è ancora lì. A questo punto, se hai un giovane come Satriano che non vuole andare al Brest te lo puoi tenere per fare la quinta punta. Sul difensore giovane, invece, vanno fatti dei ragionamenti, Renan se lo vuoi bisogna spendere almeno 18-20 milioni e bisogna vedere quanto sono disposti a spingersi a livello di investimento. Di Bisseck non ce ne sono tanti che sono già arruolabili e pronti all’uso, per me possono anche restare così, alla fine Buchanan rientra non troppo tardi e alla fine Inzaghi ha le alternative da poter far girare”.

“Secondo me Inter in testa a tutte, il Napoli non può non essere in lotta scudetto senza coppe e con Conte anche se la rosa va sistemata. Dico che c’è anche la Juventus, poi a sorpresa, che più non è, l’Atalanta che può lottare per lo scudetto. Zitta zitta anche la Roma se sistema anche la difesa c’è per lottare. Penso però che con Taremi e Zielinski, l’Inter abbia inserito due pezzi da novanta che fanno la differenza”.