Home Italia Nazionale Deschamps: “Non giudicherò l’Italia, Spalletti vi dirà qualcosa. Su Rabiot situazione imbarazzante”

Deschamps: “Non giudicherò l’Italia, Spalletti vi dirà qualcosa. Su Rabiot situazione imbarazzante”

L'ex calciatore della Juventus aspetta Rabiot e difende Spalletti

francia calcio
DIDIER DESCHAMPS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto in conferenza stampa insieme a Kylian Mbappè, il ct della Francia, Didier Deschamps, ha parlato in vista della sfida sentitissima di domani tra la squadra francese e quella di Luciano Spalletti: “La nostra mancanza di efficacia ci ha penalizzato all’ultimo Europeo, ma abbiamo comunque raggiunto la semifinale. Ci sono due partite in tre giorni, indipendentemente da chi scenderà in campo l’obiettivo finale sarà sempre lo stesso, ovvero ottenere il miglior risultato possibile. Queste non sono amichevoli, è la Nations League. Anche l’Italia dopo gli Europei ha introdotto vari cambiamenti, le critiche purtroppo ci sono sempre state e l’obiettivo per noi deve essere semre massimo”.

Deschamps: “L’obiettivo deve essere il miglior risultato”

Ha una squadra giovane, in che direzione vuole far crescere la squadra?
“Noi attraverso queste sei partite vogliamo ottenere i migliori risultati. Per fare passi in avanti serve vedere i calciatori in azione e queste sei partite serviranno a moltissimi giocatori. Forse questo nuocerà all’espressione di gioco collettiva, ma è importante testarli in queste per ricevere delle risposte su alcuni giocatori”.

La nazionale francese deve riconquistare il pubblico?
“Eravamo in Germania, c’era molto pubblico francese: abbiamo condiviso belle emozioni e poi c’è stata la delusione dell’eliminazione in semifinale. Il pubblico ci segue molto e la parentesi delle Olimpiadi qui in Francia è stata fantastica, magnifica. Lo sport sa unire e da molti anni questo pubblico ci segue sempre più, la nazionale francese è amata e sostenuta e sta a noi con le nostre azioni mantenere questo legame, coltivarlo. I giocatori hanno bisogno di questo sostegno, di questo amore”.

Come stanno Samba e Clauss?
“Jonathan ha avuto un problema muscolare da gestire, Samba aveva un problemino ma prima della seduta di oggi tutti i giocatori erano disponibili. Hernandez? Sta bene, nessun problema”.

Ha discusso con Griezmann?
“Discuto spesso con lui, è il giocatore con cui parlo di più perché è il giocatore che gioca da più tempo con noi. Il fatto che oggi non sia al 100% non è legato agli Europei: quando c’è una così breve preparazione delle partite bisogna gestirlo pensando al tempo di gioco. Abbiamo una discussione continua, con lui ho sempre parlato, anche durante gli Europei. Dedico molto tempo ai giocatori, è importante perché devono sentire la fiducia. Ha sempre fatto ottime cose e sta a lui raggiungere la miglior condizione possibile per aiutarci”.

Puoi parlarci dei tre nuovi selezionati? Hai guardato il calcio alle paralimpiadi?
“I tre nuovi si conoscono, erano insieme a Henry per le Olimpiadi. Sono a loro agio rilassati, sono molto felici di giocare in nazionale oggi e dovranno fare dei passi in avanti. Il calcio per ciechi dei giochi paralimpici l’ho guardato, mi è piaciuto avvicinarmi a questa disciplina. I giocatori mi hanno impressionato”.

 Come ti spieghi il calo dell’Italia rispetto a quando la affrontavi da calciatore? Come ti spieghi che Rabiot sia ancora svincolato?
“Non mi permetterò di giudicare l’Italia, non so tutto ciò che ha passato. Spalletti vi dirà qualcosa. Comparare ciò che è successo con 5-10 anni fa non ha senso, l’Italia resta competitiva e Spalletti ha cambiato diversi giocatori rispetto all’ultimo Europeo. L’Italia rimane l’Italia, dopo quanto accaduto con l’eliminazione prematura avrà voglia di fare bene, è sempre un rivale amichevole ma tanti francesi giocano in Italia e c’è sempre la volontà di fare qualcosa di buono. Rabiot ha una situazione un po’ imbarazzante. Aveva la scelta al 100%, era in scadenza di contratto ed è sollecitato da parecchie squadre. Però ora è senza squadra e non si allena in un gruppo. Spero possa rapidamente scegliere un club che possa poi riportarlo con noi”.

Qual è l’obiettivo?
“L’obiettivo resta sempre lo stesso, ovvero arrivare in fondo. E poi attraverso questa Nations League è secondo me necessario vedere il maggior numero di calciatori”.

Exit mobile version