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Derby della Madonnina, i numeri dicono che…

Da domenica 13 gennaio 1909, quando il Milan si imponeva sull’Inter per 3-2 a domenica 4 maggio 2014, con i rossoneri che hanno vinto di misura il derby della Madonnina, con rete di De Jong. In mezzo, più di un secolo di sfide sotto la Madonnina, per una partita che diventa letteratura, musica, storia di milanesità, satira e molto altro ancora. Più di un secolo con 295 derby, tra gare ufficiali e non, 106 le vittorie dell’Inter, 111 quelle del Milan, 78 i pareggi.

Numeri, certo, ma soprattutto emozioni, ricordi e personaggi che hanno scritto pagine indelebili di sport. Dalla contrapposizione tra “baùscia” e “casciavìt”, quando i tifosi nerazzurri rappresentavano la borghesia milanese e quelli rossoneri venivano collocati tra le fasce più popolari di Milano, al versus indimenticabile tra Rivera e Mazzola, fino ai tre olandesi e i tre tedeschi, Sacchi e Trapattoni, Matthaus e Van Basten, Gullit e Berti, Ronaldo e Savicevic, Vieri e Kakà.

“Luci a San Siro”, canta ancora a squarciagola Roberto Vecchioni, per un derby della Madonnina che domenica alle 20.45 si gioca più che altro… in panchina. Già, perché della carrellata di campioni di cui sopra, oggi, è rimasto ben poco. La crisi tecnica che stanno attraversando le due squadre di Milano è sotto gli occhi di tutti: da una parte Silvio Berlusconi è lontano dai tempi in cui il Milan era costantemente il club più forte del pianeta, Massimo Moratti addirittura ha passato la mano all’indonesiano Thohir, con tutti gli alti e bassi che ne conseguono. Il mercato delle milanesi ha virato quindi sui parametri zero, su giovani promettenti o su campioni sbiaditi in cerca di riscatto.

In panchina, invece, la sfida è succulenta. Da una parte Pippo Inzaghi, ovvero un autentico cuore rossonero che guida il Diavolo ed è amatissimo dal popolo milanista, dall’altra Roberto Mancini che una settimana fa è subentrato a Walter Mazzarri. E’ per questo che le luci, più che a San Siro, saranno rivolte proprio alle panchine, vero elemento di curiosità e interesse di questa stracittadina novembrina. Una vittoria del Milan sarebbe un’iniezione di fiducia importante per Inzaghi, al suo primo derby da allenatore, lui che di gol nel derby ne ha segnati tanti da centravanti. Ancora più importante sarebbe la vittoria per Roberto Mancini, che in questo modo inizierebbe con il piede giusto la sua avventura bis sulla panchina dell’Inter. Inzaghi e Mancini, Mancini e Inzaghi: in campo sarebbe stata una coppia d’attacco fenomenale, assist al bacio e zampata vincente a gonfiare la rete. Domenica sera, derby della Madonnina, la sfida è tutta da gustare.

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