L’Inter conferma le difficoltà nel trovare la porta contro squadre chiuse nella loro metà campo e, tra le mura amiche dello Stadio Giuseppe Meazza, non va oltre lo 0-0 contro un volenteroso Chievo, già salvo e libero da ogni pressione.
LE FORMAZIONI – Mancini rinuncia alla sorprese e schiera un 4-3-1-2 con Hernanes alle spalle di Rodrigo Palacio e Mauro Icardi. Rientrano dalla squalifica Ranocchia e Juan Jesus (impiegato a sinistra), mentre viene confermato Vidic. Brozovic vince il ballottaggio con Kovacic. Maran, d’altra parte, mette in campo un 4-4-2 e getta nella mischia Anders Christiansen. Paloschi-Meggiorini confermati davanti mentre Dainelli – in coppia con Cesar e preferito a Gamberini – torna al centro della difesa.
L’inizio dell’Inter è subito aggressivo: gli attaccanti vengono serviti con continuità mentre il centrocampo muove bene il pallone. Al 6’, Palacio toglie palla a Schelotto e serve tra le linee Guarin: il colombiano raccoglie il suggerimento e prova un tiro a giro dalla destra che sfiora il palo più lontano. Il Chievo non riesce a guadagnare campo e dopo soli sette minuti è costretta a spendere il primo cambio: Nicolas Frey accusa un fastidio e lascia il posto a Biraghi, in prestito proprio dai nerazzurri. L’Inter continua ad attaccare e dopo 19 minuti colpisce il palo con Icardi, che raccoglie il cross di Juan Jesus sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Mancini chiede ai suoi di velocizzare i tempi di gioco per mettere in difficoltà l’ordine dei veneti, arroccati nella loro metà campo per difendersi dagli attacchi nerazzurri. Quando provano a farsi vivi nella tre quarti avversaria, i clivensi lo fanno attraverso iniziative personali, in particolare con Izco che con caparbietà sfida la fascia coperta da Juan Jesus. L’Inter spinge, colleziona corner e attacchi senza riuscire a muovere lo score: proprio su un angolo, quando siamo al minuto 40, Vidic impatta di testa. Il colpo è centrale e Bizzarri fa buona guardia. La squadra di Maran tiene botta e tenta di chiudere tutti gli spazi aspettando gli sviluppi del gioco dalla propria metà campo. Dopo un minuto di recupero e tre tiri consecutivi di Fredy Guarin, si conclude la prima metà di partita a reti inviolate.
Le squadre rientrano dagli spogliatoi con gli stessi undici che hanno concluso il primo tempo, anche se Maran alza gli esterni e trasforma il 4-4-2 iniziale in un 3-5-2 offensivo. Il Chievo sembra migliorare col cambio di modulo e nei primi frangenti della ripresa arriva al tiro con Meggiorini, ribattuto, e Christiansen, alto. La reazione dell’Inter non tarda ad arrivare tanto che i nerazzurri sfiorano la rete al 50’, quando Palacio si libera della marcatura e mette la palla in mezzo: Schelotto devia con il ginocchio e manda la palla a pochi centimetri dal palo. I clivensi tirano un sospiro di sollievo. Due minuti dopo, Roberto Mancini spende la prima sostituzione: fuori uno spento Brozovic e dentro Lukas Podolski, fresco di gol dopo l’ottima prestazione di Udine. Il Chievo, d’altra parte, è sfortunato e al 55’ perde anche Hetemaj per un problema fisico. Lo sostituisce Gamberini. Il baricentro degli ospiti, con il cambio difensivo, si abbassa e l’Inter intensifica il pressing: al 60’ è ancora Palacio, il migliore dell’undici di casa, a lasciarsi andare ad un’azione personale dalla sinistra e, giunto a pochi metri da Bizzarri, viene stoppato da una disperata diagonale di Cesar. Nei minuti successivi Dainelli lascia il campo a Sardo, il Chievo torna al 4-4-2 e ci prova con Christiansen. Le squadre ora giocano in spazi molto stretti e nel campo regna la confusione, ma ad andare vicinissimo alla rete stavolta è il Chievo: Handanovic respinge sui piedi di Meggiorini un tiro di Izco, ma l’attaccante ex Torino spedisce il pallone alto da pochi metri. Mancini si accorge del momento e getta nella mischia Shaqiri, che dà il cinque ad Hernanes e torna in campo dopo le numerose panchine dell’ultimo periodo. Il Chievo va all’attacco con coraggio ancora con Meggiorini e soprattutto con Paloschi, fermato solo da un ottimo Handanovic. L’Inter risponde con Podolski, che dai 16 metri prova un sinistro a giro che sfiora la traversa, e Shaqiri: lo svizzero viene trovato da D’Ambrosio e spedisce alto dall’area di rigore. Ora i nerazzurri attaccano a testa bassa e Mancini inserisce Kovacic per Palacio: pochi minuti dopo, Icardi tenta una rovesciata che si spegne a pochi metri dalla porta difesa da Bizzarri. Proprio quando l’Inter continua a ricercare la rete, Biraghi tenta una conclusione dai quaranta metri e trova una traversa clamorosa. Icardi ci prova prima su un cross basso proveniente dalla destra, poi con un tiro dalla distanza, ma non riesce a sbloccare il risultato. Paloschi, a dieci secondi dalla fine, sciupa davanti ad Handanovic, ma per il Chievo conta poco: i clivensi raccolgono un punto al Meazza mentre l’Inter rallenta – dopo le vittorie contro Roma ed Udinese – la corsa all’Europa League.
INTER – CHIEVO VERONA 0-0
INTER (4-3-1-2): 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 23 Ranocchia, 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 13 Guarín, 18 Medel, 77 Brozovic (dal 53′ 11 Podolski); 88 Hernanes (dal 64′ 91 Shaqiri); 8 Palacio (dal 78′ 10 Kovacic), 9 Icardi.
A disposizione: 55 Nagatomo, 30 Carrizo, 21 Santon, 26 Felipe, 97 Bonazzoli, 93 Dimarco, 28 Puscas, 20 Obi, 27 Gnoukouri. Allenatore: Roberto Mancini.
CHIEVO VERONA (4-4-2): 1 Bizzarri; 24 Schelotto, 3 Dainelli (dal 60′ 20 Sardo), 12 Cesar, 21 Frey (dal 8′ 34 Biraghi); 10 Christiansen, 8 Radovanovic, 13 Izco, 56 Hetemaj (dal 57′ 5 Gamberini); 43 Paloschi, 69 Meggiorini.
A disposizione: 3 Biraghi, 14 Cofie, 23 Birsa, 9 Pozzi, 31 Pellissier, 90 Seculin, 19 Botta, 11 Vajushi, 25 Bardi, 18 Fetfatzidis. Allenatore: Rolando Maran.
ARBITRO: Marco Guida di Torre Annunziata.
AMMONITI: Biraghi, Medel, Podolski