La situazione in casa Roma non è delle migliori. La sconfitta al Franchi per 7-1 ha rappresentato un solco pesante sulla stagione; dopo, nella partita con Milan e Chievo Verona, si sono riviste cose interessanti, ma il rapporto tra i tifosi e la squadra, soprattutto alcuni giocatori, non è migliorato e Di Francesco sembra sempre in bilico. Per questo Daniele De Rossi, nella classica conferenza stampa pre gara di Champions contro il Porto, si è comportato da mediano e capitano fuori dal campo, affrontando la situazione e difendendo i compagni.
Kolarov- “Io preferisco uno così rispetto a chi bacia la maglia e poi si ferma al primo dolorino- ha affermato riguardo Kolarov- Io mi sento in mezzo perché voglio bene ai tifosi e considero Kolarov un fratello. Si devono fidare di me perché è un grande professionista ed è molto attaccato alla squadra. Non salta un allenamento e ha giocato in condizioni difficili. Il tifoso va rispettato, ricordato ed assecondato visto i risultati. Mi piacerebbe che questa frattura si ricomponesse”.
Di Francesco- “Sa quali sono i nostri problemi, ma non cambia l’idea di calcio in base ai risultati. Lui è coerente, non rischia di snaturare la squadra e questo ci aiuta. Ha questo grande merito. Gli umori sono ricchi d’alti e bassi anche più dei calciatori, ma ha sempre tenuto la barra dritta, anche in una città dove non è facile tenere i nervi saldi”. Poi ci tiene a precisare: “Non siamo mai stati sull’orlo del baratro come è stato detto, essere quarti o quinti non vuol dire essere sull’orlo del baratro”
Condizione personale- “Non ho mai pensato di essere già arrivato alla fine. Ho dato tutto in questi tre mesi per rientrare, rimane il punto di domanda su quanto durerà la mia condizione. Se il ginocchio risponde bene mi permette di continuare, altrimenti vedremo. Ma se il campo conferma, tramite anche la gestione ed il giusto minutaggio, penso di poter continuare a giocare tranquillamente.” Ha poi voluto sottolineare: “I miei compagni non si rendono conto di quanto sono importanti per me. Mi hanno fatto sentire importante più di ogni momento della mia carriera. Le prestazioni sono buone perché mi sento importante, e tutto diventa più semplice.” Sul calore dei tifosi: “Lo stadio è casa mia e sento grande affetto nelle ultime partite. Sto seguendo un po’ il percorso che ha fatto anche Totti. Devo continuare a pensare che devo continuare a giocare bene, il rumore deve essere bello per questo e non perché tra poco smetterò”
Sul Porto- “Sono abituati a giocare questo tipo di partite. Anche per noi si racchiude tutto nella parola esperienza. L’anno scorso siamo stati anche sfortunati, ma non possiamo attaccarci al passato. Dobbiamo guardare a domani.”