L’ex centrocampista parla del suo futuro
Daniele De Rossi è intervenuto a La Domenica Sportiva. L’ex capitano della Roma ha parlato del suo futuro in panchina e delle scelte di Mancini di non convocare Zaniolo in Nazionale. Ecco il suo pensiero.
Le parole del futuro Mister
“Noi parliamo sempre di tutti i giocatori, delle motivazioni, poi il mister fa le sue scelte. Se avrà voglia spiegherà lui le scelte. Quello che posso garantire è che il ct prende sempre le decisioni per il bene della nazionale. Mille volte è successo che giocatori non convocati sono entrati poi nelle convocazioni successive. Sono stato calciatore, fino a poco tempo fa, quindi so che dispiace ad un giocatore non far parte della convocazione. Però può succedere”.
Quando ti vediamo in panchina?
“È una fase di attesa, tutto molto nuovo. Poteva essere a giugno, poteva essere qualche settimana fa, magari sarà tra poco. Per il momento la mia testa è qui in Nazionale. Per me è una famiglia, una casa e sto benissimo. Ovviamente i fatti sono chiari, abbiamo parlato di quello che potrebbe succedere e che vorrei che succedesse, ma per ora sono qui e voglio onorare quello che faccio. È importante al 100% quello che si deve fare anche da collaboratore tecnico”.
Hai avuto tanti allenatori, tra i quali anche Luis Enrique. A quale ti ispiri maggiormente?
“Mi sono innamorato di Luis Enrique per quello che proponeva in campo e per come si comportava con noi a livello umano. In questo momento devo studiare e imparare da tutti gli allenatori. Devo assorbire qualcosa da ogni tecnico, anche da chi ha filosofie diverse da Luis Enrique o Guardiola. Ci sarà il momento, la squadra, la situazione di gioco. Vincono tante squadre e divertono tante squadre che fanno cose leggermente differenti. Penso ai vari Klopp, Simeone, qui in Italia Gasperini e Juric o Antonio Conte ovunque vada. Bisogna rispettare e studiare tutte le tipologie di gioco, le idee e le filosofie per crearne una propria rispettando le caratteristiche che hanno i giocatori”.