De Rossi: “Lukaku non ci sarà. Azmoun o Abraham? Vedremo in allenamento…”

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DANIELE DE ROSSI PREOCCUPATO PER LE CONDIZIONI DI ROMELU LUKAKU ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

De Rossi parla alla vigilia di Roma-Bologna, di seguito le parole del tecnico giallorosso come riportate da vocegiallorossa.

De Rossi ha le idee chiare

Come sta la squadra? Come sta Lukaku? Chi al suo posto?
«Romelu non sarà convocato. Ha avuto un problema muscolare di lieve entità, nei prossimi giorni capiremo bene l’entità e i tempi di recupero ma siamo fiduciosi. Giocherà uno tra Azmoun e Tammy, oggi vedremo bene in allenamento e capiremo. Non escludo di usarli entrambi. Sarà una partita complessa. È servito un grande sforzo fisico e mentale contro il Milan, ma la squadra ha fatto molto bene. Ora abbiamo recuperato e siamo pronti per domani».

Che partita sarà contro il Bologna?
«L’ho detto già tante volte, è la squadra più affascinante del campionato. Il Milan ha giocato bene, l’Inter gioca bene, la Fiorentina gioca bene, ma sono squadre con giocatori di qualità alta. Il Bologna invece è una squadra costruita per la metà classifica e sta facendo un capolavoro. Motivo per cui i miei complimenti sono sempre sinceri, a Thiago e alla società. Tatticamente è una squadra molto fluida, i centrali si inseriscono molto. Noi facciamo una cosa simile. È affascinante vederli, è difficile studiarli e affrontarli. Faccio i complimenti a Thiago. Per noi sarà un vantaggio l’assenza di Ferguson ma gli mando un abbraccio perché salterà anche l’Europeo e mi dispiace».

Il recupero con l’Udinese il 25 aprile: c’è una mancanza di tutela verso la Roma?
«Mi trovo allineato con la società e il comunicato. Ne avevo già parlato con loro. La Ligue 1, la Bundesliga aiutano le loro squadre, ma anche la Serie A lo ha sempre fatto, gestendo gli orari e aiutando le squadre. Qui si è creato un precedente, è la prima volta che non viene accordata la tempistica migliore per andare a fare la semifinale. Mi dispiace che il presidente Casini non abbia ascoltato le nostre richieste legittime. Mi dispiace che Butti, un uomo di calcio, non ci abbia aiutato e capito. Prima di stare nella stanza dei bottoni, era sul campo. Sa benissimo quanto solamente un giorno in più o in meno è determinante. Detto ciò, il mio prof. Gianni Venturati mi spiegava l’effetto Florida, che dice che quanto le parole ripetute poi influiscano. Può essere devastante ripeterlo. Io con i ragazzi non ne parlerò più, la gestiremo in altre sedi».

Come cambia l’attacco senza Lukaku? Dybala falso nove?
«Tammy l’ho visto poco, lo voglio scoprire. È una forza della natura, ha grande entusiasmo. A volte perde energie con arbitri e tifosi. Noi dobbiamo incanalare la sua energia e la sua rabbia repressa per i 9 mesi di assenza, noi riusciamo ad avere un grande giocatore. Dobbiamo essere noi a capire lui, lui sta già capendo noi. È un giocatore affascinante da allenare, non è troppo diverso da Lukaku. Hanno molti anni di differenza di età, Romelu è più esperto. Lavorandoci molto può diventare devastante. Dybala falso nove mi piacrebbe, a volte ci ho pensato. Per giocare con un falso nove come Paulo servono giocatori di grande gamba sulle fasce, giocatori esplosivi. Anche a centrocampo servono giocatori che si inseriscono. Mi piacerebbe tanto, ma serve anche l’attacco di profondità e non è una nostra grande caratteristica».

Pellegrini spesso parte largo da sinistra e poi si accentra:
“«È inevitabile che si trovi più avanti sulla sinistra e che poi si accentri. Bove e Cristante giocano dall’altra parte e vanno sull’esterno, Lorenzo gioca a sinistra ed è portato ad accentrarsi. Tatticamente mi stupisce, i miei collaboratori non pensavano fosse così forte e intelligente. L’ho trovato un altro giocatore anche a livello atleticamente, è un giocatore incredibile”.

Le parole di Lotito su Ndicka?
«Mi ero preparato a questa domanda (ride, ndr). Qui c’è un tweet delle 20:42 della SS Lazio che dice Forza Evan ti siamo vicini. Erano le 8 e 42, quindi c’era la sensazione fosse qualcosa di molto grave. Per fortuna non lo è stato, ma penso nessuno debba rinfacciarcelo. Penso che nessuno debba rinfacciarci che il nostro amico e ragazzo non sia morto o non sia ancora in ospedale con i postumi di un infarto. Quando ho parlato di gente che vede il marcio… sui social alcuni mandano i messaggi “Eh ma non c’ha niente, l’hai fatto per guadagnare 20 minuti”. Ma la Roma non aveva nessun vantaggio a non finire la partita. L’inerzia della gara in quel momento era a vantaggio della Roma. Se proprio dovessimo giudicare l’utilità di quello stop, noi abbiamo fatto una cosa che andava contro il nostro interesse calcistico. Ripeto, se lo mandano per messaggio dei ragazzini tifosi sfegatati e che vedono solo il calcio… dà fastidio 30 secondi e poi passa. Ma se lo facciamo anche noi nel mondo del calcio… anche nelle chiacchiere con Butti e Casini è uscita questa cosa. Come se il fatto che poi non fosse grave era una nostra colpa. Un nostro errore. Come se non bastasse il fatto che fossimo spaventati e che poteva succedere qualcosa di grave. È un peccato perché perdiamo qualcosa. Mi spiace che lo faccia anche Lotito. Io con lui ho un buon rapporto, ma sta volta ha sbagliato. Ho letto che lo ha detto durante un buffet, forse gli è sfuggito un colpo a vuoto. Perdiamo sempre occasioni per fare passi avanti. Se qualcuno mette avanti l’interesse e la vita di un giocatore, dovremmo essere tutti d’accordo. Come ha fatto l’Udinese e tanti altri che ci hanno mostrato solidarietà, non solo alle 20:42 ma anche fino a oggi».