Intervenuto ad un evento organizzato dall’AIAC, Daniele De Rossi, tecnico della Roma, è tornato a parlare del club giallorosso: “Mi approccio a questa stagione con grande entusiasmo e tanta presenza, forse troppa, dato che sto tutti i giorni a Trigoria. Ma c’è bisogno di stare lì e scambiarsi opinioni con direttore e società. Ieri abbiamo fatto una riunione lunga e bella su quelli che sono i nostri obiettivi e quello che sarà il nostro futuro. Magari tra 10 anni mi prenderò qualche vacanza e mi allontanerò un po’ da Roma, ma per il momento voglio stare lì, ne ho bisogno”.
De Rossi: “Le caratteristiche che mancano vanno aggiunte”
La Champions mancata per un soffio?
“Può essere stato un soffio, ma in realtà se diciamo così allora stiamo tranquilli che l’anno prossimo la coppa la vinciamo noi. Il Bayer Leverkusen ci è stato superiore e noi vogliamo migliorare”.
Ghisolfi?
“Stiamo lavorando bene, è una fortuna. Non ci conoscevamo, parliamo due lingue diverse anche se comunichiamo in inglese, poteva succedere di tutto e invece ci sia incastrati bene: Ghisolfi, il suo collaboratore Simone, Lina, Maurizio e tutte le persone che già hanno lavorato con me”.
Che Roma può essere quella del prossimo anno?
“Io cerco di regalarle attitudine e atteggiamenti positivi in campo. Il concetto di fame è generico, ma se si parte dalla voglia di sentirsi migliori di quello che siamo stati è la base giusta. Non posso accettare niente di meno di ciò che abbiamo visto in serate magiche come Roma-Lazio, Roma-Brighton, Roma-Milan e Milan-Roma sia come atteggiamento sia come prestazione. Poi ovviamente le squadre cambiano, magari aggiungendo qualche caratteristica che manca”.