Intervenuto ai canali ufficiali del club, Daniele De Rossi, tecnico della Roma, ha parlato in vista della sfida di domani contro l’Atalanta. “Sappiamo quanto è importante per noi e per loro, sappiamo che sono in grande salute, ma anche che sono l’unica squadra ad aver giocato più di noi. Sarà una gara da diluire nei 90′, le forze potrebbero venire meno a noi e a loro. L’abbiamo preparata oggi per quello che si può preparare in 48 ore dopo una partita così intensa, siamo fiduciosi”.
De Rossi: “Ci giochiamo tanto domani”
Loro hanno un umore più alto, ma la Roma arriva incattivita.
“Avremmo preferito arrivarci con il loro stato d’animo. Hanno meritato di arrivare in finale, noi no, siamo stati molto bravi per me, abbiamo fatto due partite che potevano girare diversamente per gli episodi ma la gara ha decretato che la squadra migliore ha meritato. Questa è un’altra partita, devi essere bravo da allenatore e calciatore a far scivolare via le scorie che ti porti addosso. Altra competizione, ci giochiamo tantissimo”.
Come hai visto i ragazzi?
“Non felici, affranti. A un certo punto eravamo pari, mancavano pochi minuti, ripeto, loro hanno giocato bene ma abbiamo avuto tanti episodi, tra cui l’infortunio di Spinazzola che hanno cambiato il nostro piano di gara in momenti in cui le cose stavano andando bene. Riconosci meriti e bravura degli avversari, ma c’è senso di ingiustizia e fastidio per gli episodi girati in maniera contraria. Il loro gol è stato fortuito, i ragazzi sono sereni e hanno tutti quanti una sensazione di grande fiducia verso il futuro. Si rendono conto che abbiamo giocato alla pari contro una delle squadre più forti del mondo al momento”.
Formazione: quanti cambi?
“Ci sto pensando. Bene o male ce l’ho in mente, ho due-tre dubbi. Per le condizioni di alcuni e perché arrivano giocatori un po’ stanchi, hanno giocato tante partite, però è vero anche che è la prima volta che ci troviamo a giocare di domenica e poi abbiamo cinque-sei giorni. Non è un brutto pensare, avere una settimana libera dopo mi fa pensare che posso chiedere ancora qualcosa a questi giocatori”.
Cosa ti piace dell’Atalanta?
“Tante cose. Gasperini è tra i più innovativi, ora non più perché tanti si sono ispirati a lui, ma ha cambiato il calcio, anche riportando qualcosa che si esisteva già. Hanno giocatori con caratteristiche che permette loro di giocare così. Ho fermato Gasperini quando giocavo ancora per chiedergli se potevo andarlo a spiare, perché avevo in mente di fare questo mestiere e mi incuriosiva molto. L’Atalanta è qualcosa di unico, sta ispirando molti”.
Quanto è decisiva questa partita?
“Decisiva come lo sono tutti gli scontri diretti a fine campionato. Lo è ancora di più per il fatto che loro hanno una partita in meno e la recupereranno quando la testa dei giocatori della Fiorentina sarà altrove. Decisiva, se non ci riusciremo avremo altre opportunità perché il campionato non finisce, ma è uno snodo cruciale”.