Home Serie A Basket Mercato, Datome torna in Italia: triennale con l’Olimpia Milano

Basket Mercato, Datome torna in Italia: triennale con l’Olimpia Milano

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Gigi Datome lascia il Fenerbahce

Gigi Datome ha chiuso un capitolo importante della sua vita cestistica, quello col Fenerbahce, con cui ha definito le modalità per transare i due anni di contratto rimanenti, ed è pronto ad abbracciare una nuova sfida con Milano”. Lo rivela, con dovizia di particolari, La Gazzetta dello Sport. La squadra di Milano corona così un lungo inseguimento durato mesi, per riportare in Italia il capitano azzurro e farne il nuovo simbolo del progetto, a questo punto, interamente targato Ettore Messina.

Datome per i prossimi tre anni all’Olimpia Milano

Gigi Datome si legherà all’Olimpia Milano per le prossime tre stagioni con un contratto – sottolinea sempre la Gazzetta dello Sport – su cui il club meneghino risparmierà molto grazie allo sgravio fiscale del 50% per i giocatori che rientrano in patria. L’accordo di massima è stato raggiunto, mancano solo i dettagli e in settimana è attesa l’ufficialità.

Un roster stellare

La Milano del 2020 riparte quindi da un italiano di primissimo livello che, insieme ai colpi già messi in fila e a leader come Chacho Rodriguez e Kyle Hines, andrà a comporre un roster davvero stellare. Manca ancora un ultimo tassello, un’ala-forte, a quel punto Messina avrà 16 giocatori in grado di reggere alla grande il doppio impatto LBA + Euroleague. Vediamolo nel dettaglio secondo la ricostruzione della Gazzetta. “La coppia Rodriguez-Delaney è tra le più forti d’Europa e garantirà al Chacho meno sforzi e più qualità. Cinciarini e Moretti saranno un’opzione importante soprattutto in Italia. Punter e Roll le guardie con Moraschini che può coprire il ruolo anche in Eurolega, così come Shavon Shields che sarà l’ala piccola titolare. Uno spot su cui possono ruotare Micov, Datome e anche Brooks. Gigi e Vlado copriranno anche il ruolo di ala-forte, in cui Milano aggiungerà un elemento con punti e fisico. Sotto canestro Tarczewski, Hines e Biligha (soprattutto in Italia). E poi Gudaitis. Se dovesse rimanere”

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