Danilo Callegari, missione compiuta

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Impresa riuscita per Danilo Callegari, che mercoledì 29 gennaio è arrivato a Kanyakumari, all’estremo sud dell’India. Appena compiuta la sua missione, l’alpinista professionista di Bannia di Fiume Veneto ha espresso così la gioia per l’impresa appena compiuta:

“In questo lungo viaggio ho scalato montagne, ho combattuto contro una burocrazia folle, ho solcato foreste, ho attraversato aridi deserti, ho percorso lunghe strade su fertili pianure, mi sono tuffato nell’Oceano. Ho vissuto la popolazione, la gente con tutti i suoi usi e costumi, spesso scontrandomi, chiudendomi a loro per poi riaprirmi, litigandoci e subito dopo ridendo insieme. Ho sofferto la fatica, il caldo umido, le alte quote, il caldo secco, i forti venti, le strade tortuose. Ho visto e incontrato un’incredibile varietà di specie animali. Ma più di tutto ho avuto l’ennesima conferma che tenacia, forza di volontà e perseveranza portano inevitabilmente a ottenere dei grandi risultati”.

Nel corso della sua permanenza in Tibet, Callegari ha scalato il Shisha Pangma (non raggiungendo la cima a cauas della avverse condizioni meteo), poi appena rientrato a Kathmandu è partito in sella alla sua bicicletta ed ha pedalato per 4.877 km fino a raggiungere Kanyakumari, tappa finale della sua impresa che lo eleggono a pieno titolo uno dei maggiori esponenti del mondo estremo italiano.