Non senza problemi, dopo un incidente con una decina di spettatori feriti durante il prologo, e la prima tappa annullata causa maltempo, da Buenos Aires è partita l’edizione numero 38 della Dakar.
Tanti gli spunti interessanti, specialmente nelle due categorie madri: auto e moto. Succose le novità su 4 ruote. Esordiscono infatti nel Rally Raid due stelle del Mondiale Rally. Il supercampione Sebastien Loeb, a bordo di una Peugeot, e Mikko Hirvonen, suo rivale, su MINI. La scuderia francese vanta un altro fenomeno transalpino come Stephane Peterhansel. Occhi puntati ovviamente anche sul campione in carica Nasser Al-Attiyah (MINI), che darà battaglia per cercare di confermare il titolo.
Tra le moto vige l’incertezza. Dopo l’addio di Marc Coma, autentico dominatore della Dakar, molti sono i pretendenti al trono. In primis i centauri della Honda Paulo Goncalves e Joan Barreda. Subito dietro di loro annoveriamo l’australiano Toby Price su KTM, l’austriaco Matthias Walkner (KTM), il nostro Alessandro Botturi su Yamaha ed il cileno Pablo Quintanilla su Husqvarna.
Tra i quad attenzione all’idolo cileno Ignacio Casale e, naturalmente, a “Supersonik” Rafal Sonik. Pericolosi i rientranti fratelli Patronelli (Marcos ed Alejandro).
I mostri sulle 4 ruote, ovvero i camion, vivranno giornate intense. Molto equilibrio tra i team Kamaz, Man ed i mezzi del Team De Rooy, che con l’innesto dell’ex rivale Loprais si sono nettamente rinforzati.