Da esterno di centrocampo a difensore: la storia di Andrea Papetti

Andrea Papetti

Sotto la lente di SportPaper, Andrea Papetti

Terzo giocatore più giovane a esordire in Serie A. Titolare fisso in Serie B a soli 18 anni. Uno dei 20 migliori prospetti del calcio europeo U18 secondo l’Equipe. Ecco chi è Andrea Papetti, il talentuoso difensore centrale del Brescia.

La storia 

Nato a Cernusco sul Naviglio il 3 luglio del 2002, Papetti inizia come esterno di centrocampo nei Giovanissimi dell’Inter ma viene scartato dopo 3 anni. Nel 2016 approda nel settore giovanile del Brescia dove viene prima arretrato a terzino destro e poi sistemato al centro della difesa, ruolo in cui trova la sua dimensione. Da quel punto non si ferma più. Nella stagione 2018/2019 viene aggiunto alla Primavera e gioca diverse partite, tanto da meritarsi la convocazione al ritiro della prima squadra per iniziare la preparazione alla stagione successiva.

Nella scorsa stagione, Papetti esordisce in Serie A contro il Sassuolo disputando una buona gara senza sbavature, nonostante il 3-0 finale per i neroverdi. Contro il Verona arriva anche il primo gol nella massima competizione. Quest’anno, in Serie B, parte titolare. Prima partita in casa contro l’Ascoli. Il punteggio è sull’1-1 quando l’attaccante ospite Chiricò viene lanciato in profondità, la difesa bresciana è sorpresa, e Papetti commette fallo da ultimo uomo. Espulso. Esordio complicato ma il classe 2002 non si fa intimorire, anzi. Sconta la squalifica, gioca tutti i minuti che il tecnico Lopez gli concede e segna nella sua ultima apparizione contro il Venezia, il 21 Novembre, quando al minuto 96 in pieno recupero è il più lesto di tutti a spingere in rete la palla dopo che aveva sbattuto sulla traversa. 

Caratteristiche tecniche 

Andrea Papetti è un centrale difensivo di piede destro, abile nel gioco aereo, molto attento nelle letture difensive e nelle marcature, è un giocatore che sa mantenere la calma anche nei momenti di grande pressione, palesando una spiccata personalità e tranquillità che trasmette all’intero pacchetto arretrato. Papetti, inoltre, ha un buon senso dell’anticipo e sa disimpegnarsi bene palla al piede. Tatticamente il suo ruolo è quello di centrale di destra in una difesa a 4 ma può giocare anche terzino destro, avendo già giocato in quella posizione nelle giovanili.

Dicono di lui

“E’ un ragazzo che mi ha colpito subito! Quando l’ho voluto con me non sapevo nemmeno quanti anni avesse. E’ un ragazzo che deve crescere molto, deve imparare ancora tanto ma è entrato molto bene in partita. Quando è capitato l’infortunio di Cistana non ho avuto dubbi su chi far giocare”, ha dichiarato Lopez dopo l’esordio del difensore contro il Sassuolo. 

Marco Mandelli, suo tecnico ai tempi dei Giovanissimi dell’Inter: «Andrea si meritava di arrivare così in alto e sono felice che abbia trovato la propria strada. Ricordo che già anni fa aveva dimostrato di avere ottime qualità».

Elia Pavesi, tecnico della Primavera del Brescia: “Papetti è cresciuto tanto negli ultimi anni e con noi si è messo in mostra nel migliore dei modi. È cresciuto soprattutto dal punto di vista tecnico e muscolare. Ha ancora ampi margini di miglioramento e sono sicuro che con questa mentalità arriverà in alto”.

Lionello Manfredonia, ex responsabile del settore giovanile del Brescia, intervistato da calciomercato.com il 15 Luglio 2020, a proposito del arrivo al Brescia: “Certo, fu il padre di Esposito (Salvatore Esposito, attaccante dell’inter, allora di proprietà del Brescia) ad avvertirmi che l’Inter aveva scartato questo ragazzo interessante. Da lì iniziò tutto. Già durante il provino fatto da terzino destro, avevo notato che aveva un fisico importante ed era bravo tecnicamente, c’erano tutti i presupposti per arrivare in alto.”