Il derby della Mole, snodo cruciale nella stagione di Torino e Juventus

Archiviata la pratica Champions, la Juve si rituffa in campionato per un turno che a lei potrebbe rivelarsi piuttosto favorevole. Le due inseguitrici, Roma e Milan, nella calda cornice dell’ “Olimpico”, si scorneranno lunedì sera sapendo già cosa avrà combinato la capolista nel derby della Mole. I bianconeri, quindi, sperano in un lunedì benevolo, sia guardando la classifica a bocce ferme sia sperando in un sorteggio a lei favorevole a Nyon, quando verrà diramata la griglia degli ottavi di Coppa dei Campioni.

La partita con la Dinamo Zagabria ci ha restituito due fra i massimi protagonisti di questo campionato. Gonzalo Higuain, dopo 414 minuti, ritorna a figurare nel tabellino dei marcatori, segnando la sua 10 rete stagionale in 20 uscite, score buono se si rasenta la normalità pedatoria, decisamente meno se si fa parte dell’ Olimpo dei fuoriclasse. E poi, a dieci minuti dal termine, la prima sgambatina della “Joya”, al secolo Paulo Dybala, dopo un mese e mezzo di astinenza.

Improvvisamente, per Max Allegri sorgono problemi di abbondanza in materia di scelte, dopo le ultime acrobazie nel tentativo, spesso riuscito comunque, di allestire un undici vincente. Si parla di tridente, o di Dybala trequartista alle spalle delle due punte, il “Pipita” e Mandzukic. Conoscendo Allegri, fino all’ultimo terrà tutti sulle spine, giocatori compresi; ma non escludiamo anche una buona dose di cautela soprattutto per chi, come lo stesso Dybala, necessita di ulteriore minutaggio prima di venire messo in campo dall’inizio. E la partita è di quelle delicate, perchè di derby si tratta, e il Torino di Mihaijlovic costituisce avversario da prendere con le dovute precauzioni.

Ci si gioca un lembo di scudetto in queste due domeniche che chiuderanno il 2016, logico che occorre ponderare gli animi; Allegri sa di godere della migliore rosa del torneo e al tempo stesso non è escluso che abbia un occhio anche per la sfida dello Stadium contro la Roma. L’uomo chiave in tal senso potrebbe risultare Miralem Pjanic; da mezzala non ha convinto appieno, perchè gli si chiede un lavoro sporco che non rientra nelle sue corde, mentre da trequartista ha offerto il meglio del suo repertorio, seppur a intermittenza. Probabile che lo schieri dall’inizio, ben protetto da una mediana muscolare come nell’ultimo impegno di campionato contro l’Atalanta, proponendo Dybala in corsa. Dipenderà molto dall’inerzia che prenderà l’incontro.

Il Toro, reduce dalla sconfitta di Marassi contro la Samp, non ha fatto in tempo in settimana a blindare il suo gioiellino Belotti che da Old Trafford hanno fatto segno che, beh la clausola non è proprio a buon mercato (100 milioni), ma per i paperoni d’oltremanica non è che un cavillo burocratico. La speranza è che al Gallo non vengano le vertigini dopo gli ultimi rumors, per non parlare degli attestati di stima di un Mourinho che se lo porterebbe a casa già da Gennaio. Come se con Ibra, Martial, Rooney e Rashford gli mancassero le scelte… Mah…
Conoscendo Mihaijlovic, facile che nella rassicurante cornice degli spogliatoi, gli abbia fatto un discorsino dei suoi. Finora, risultati alla mano, gli hanno sempre fatto bene.