Intervenuto ai canali ufficiali dell’UEFA, Bryan Cristante, centrocampista della Roma, ha parlato in vista della semifinale contro il Bayer Leverkusen di domani sera.
Cristante: “Leverkusen squadra difficile”
La Roma si è qualificata per la quarta volta di fila per una semifinale europea: che effetto ti fa?
“E’ un orgoglio: un orgoglio per la Roma, un orgoglio per il calcio italiano, perché penso che davvero in questi anni abbiamo dato un qualcosa di importante a tutto il movimento italiano. Raggiungere quattro semifinali consecutive è davvero un traguardo importante, un trofeo siamo riusciti a portarlo a casa, una finale l’abbiamo persa. Quest’anno vedremo come andrà a finire, ma penso che davvero abbiamo fatto un grande percorso in questi anni e vogliamo ci venga riconosciuto che abbiamo aiutato tanto l’Italia”.
Come descriveresti finora la stagione europea giallorossa? Avete avuto alti bassi e all’inizio, ma con Brighton e Milan avete alzato il livello…
“Il girone non è mai semplice, ci sono tante partite in quel periodo, in mezzo c’è sempre la nazionale, qualche passo falso ogni tanto si può fare. Però abbiamo dimostrato che quando si arriva agli scontri diretti abbiamo quella marcia in più da mettere, che ci ha portato anche quest’anno in semifinale. Ormai siamo abbastanza esperti di questa competizione, sappiamo come gestire le partite secche: adesso ci sarà un’altra andata e ritorno e vedremo se anche quest’anno riusciamo a conquistare la finale”.
Roma-Leverkusen è la riedizione della semifinale di Europa League 2023. Che ricordo hai di quella sfida?
“Ho un ricordo felice, perché siamo andati in finale…Però mi ricordo sicuramente che già l’anno passato il Leverkusen era una squadra difficile da affrontare, è stata davvero tosta soprattutto in casa loro. Quest’anno sono migliorati ancora di più, però se entriamo come sappiamo, abbiamo assolutamente le nostre possibilità per fare bene”.
Quest’anno invece che Leverkusen vi troverete di fronte?
“Una squadra forte, una squadra in fiducia, una squadra che ha vinto il campionato tedesco con un bel po’ di giornate d’anticipo. Non perde da non so quante partite, quindi sarà una partita difficilissima. Lo sappiamo, però conosciamo anche la nostra forza e che questi scontri li sappiamo vincere. Sarà una partita da giocare al 100% per provare a portarla a casa”.
Giochi centrocampista, lo stesso ruolo del tuo allenatore: De Rossi è stato uno dei tuoi modelli?
“Daniele era per i giovani centrocampisti italiani sicuramente un esempio, un modello da seguire. Quando ho iniziato era uno dei centrocampisti italiani e mondiali più importanti, quindi era chiaramente un giocatore dal quale prendere ispirazione”.
Quando da giocatore ha lasciato la Roma, durante la conferenza stampa d’addio De Rossi ha detto che di Cristante ne avrebbe voluti 100 in squadra. Che cosa hanno significato quelle parole per te?
“Un orgoglio, l’ho ringraziato e lo ringrazierò sempre per queste frasi che ha usato verso di me. Fa piacere, perché vuol dire che il lavoro che faccio in campo, l’impegno che ci metto, l’aveva notato…E’ quindi un orgoglio e una felicità che il lavoro paghi”.
Che allenatore è De Rossi, quali sono le sue caratteristiche principali?
“E’ un allenatore moderno, un allenatore giovane – ha smesso di giocare pochi anni fa. E’ una scuola nuova, in cui il gioco offensivo la fa da padrona: tanti cambi di posizione, tutti devono sapere fare un po’ tutto…Penso che lo stiamo facendo vedere in campo, che stiamo facendo davvero delle ottime prestazioni. Stiamo continuando a crescere, penso che sia un calcio difficile da imparare e in poco tempo siamo già riusciti ad assimilarlo abbastanza bene. Penso però che potremo farlo ancora molto meglio”.
È ormai tanto tempo che sei radicato a Roma, come descriveresti i romanisti e l’importanza di averli sempre al vostro fianco?
“Sono uno spettacolo. Sono calorosi, l’Olimpico in questi anni ci ha abituati a sold-out continui: ma oltre al sold-out c’è proprio questa passione che mettono in ogni partita. Ti fanno davvero andare quel 10% in più che è fondamentale. Soprattutto nelle partite europee, nelle gare secche in cui non c’è una seconda chance: l’hanno dimostrato in questi anni e lo dimostreranno anche in questa semifinale. Rappresentano la nostra marcia in più”.