Nel giorno in cui la Lazio compie 114 anni – il club capitolino nacque il 9 gennaio 1900 a Piazza della Libertà – festeggia il suo compleanno anche l’ex presidente biancazzurro, Sergio Cragnotti. Intervenuto stamane a Radio Manà Sport, Cragnotti ha detto la sua sul momento Lazio: “Il momento è abbastanza difficile, ma con l’arrivo di Reja spero che i risultati migliorino. Se vedo nella Lazio la voglia di crescere? C’è sempre questo desiderio, poi però la vita reale ci fa ottenere i risultati che seminiamo, che sono legati alle proprie possibilità e alle proprie idee. Questo club merita molto di più per storia e bacino d’utenza. Per non restare nella mediocrità, anzi per oltrepassarla, si possono accettare anche nuove partnership, il club ne potrebbe solo giovare per ridare sogni ai propri tifosi. Non si può pretendere di ottenere grandi risultati senza alti compensi”.
Cragnotti è quindi tornato sui fasti della sua Lazio: “Si veleggiava in Europa come una delle società più importanti dell’ambito calcistico, con l’obiettivo di far coincidere ai risultati un adeguato livello di marketing. La finale di Supercoppa europea vinta a Montecarlo contro il Manchester United è senz’altro un ricordo indelebile: ci fu un’esaltazione trionfale da parte di tifoseria e stampa, un momento eccezionale in quanto a risultato sportivo e notorietà. Il più brutto è quando siamo dovuti uscire dal mondo del calcio per i noti problemi. In quali condizioni lasciai la Lazio? Basta andare in Consob a prendere il bilancio depositato il 31 dicembre 2002…”.