Dopo sei giocatori rivelatosi positivi al coronavirus, tre fermati dalle procedure di tracciamento previste dai protocolli NBA e 13 giorni di stop forzato, nella notte gli Washington Wizards sono finalmente tornati sul parquet. Ad attenderli c’erano i San Antonio Spurs, che li hanno anche superati per 121-101.
In ogni caso, dalle parti di Washington ci sarà stato un certo entusiasmo per aver quantomeno rivisto i giocatori in campo. Non si può dire lo stesso per i Memphis Grizzlies, entrati in un circolo vizioso simile a quello vissuto dalla compagine della capitale. La gara che avrebbero dovuto giocare nella notte di mercoledì contro i Chicago Bulls è stata infatti rimandata a causa dell’impossibilità della squadra di ricominciare ad allenarsi per via dei protocolli di tracciamento ancora in corso, stando alle parole della NBA.
Per i Grizzlies si tratta della quinta gara di fila rimandata a causa dei protocolli, con l’unica nota positiva che racconta di come nessun giocatore si sia aggiunto alla lista di quelli già sotto osservazione. Dopo la sospensione di mercoledì saranno attesi nella nottata di sabato proprio dagli Spurs, con l’augurio di riuscire a ricompattarsi e raggiungere il numero minimo di giocatori arruolabili.