Coronavirus Serie A allenamento : le regole della FIGC
Sono 47 le pagine redatte dalla commissione medica della Figc e inviate ai ministri dello Sport e della Salute, Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza, per permettere alle squadre di calcio di tornare ad allenarsi. Il protocollo per la ripresa delle attività sportive contiene regole ben precise, tra tamponi, ritiri, sedute a piccoli gruppi, a cui le squadre, gli arbitri e tutti gli addetti ai lavori dovranno attenersi scrupolosamente in caso di ripresa. Il protocollo inviato al governo si compone di 2 parti: norme di condotta generale e misure da adottare durante gli allenamenti. La prima parte, quella più specifica dal punto di vista medico parte da una premessa: le indicazioni redatte dalla Commissione Medico-Scientifica Federale vogliono “ridurre al minimo il rischio di contagio (nuovi casi), nella consapevolezza che, in questa fase della pandemia da virus Sars-Cov-2 (Covid-19) e in mancanza di una prevenzione realmente efficace (vaccino), il rischio ‘zero’ di contagio non esiste. Saranno aggiornate sulla base delle evidenze medico-scientifiche in divenire. Il documento specifica che le indicazioni “non autorizzano di per sé la ripresa degli allenamenti. La tempistica della ripresa sarà decisa dalle competenti Autorità di Governo”.
Coronavirus Serie A allenamento : la nota della Federazione
Il protocollo affronta come primo punto il tema della ‘sanificazione degli ambienti’. Prima di entrare in ritiro, andranno sanificate tutte le strutture dove operano squadre, staff tecnico e personale extra-sportivo. Si raccomandata la “pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali” e “la ventilazione dei locali”. E’ dunque “necessario dotare il personale sanitario addetto alla valutazione preliminare e alla sorveglianza clinica del Gruppo Squadra di mascherine, di vario tipo a seconda delle esigenze (chirurgiche, FFP2 queste ultime con/senza valvola) e altri dispositivi di protezione individuale (guanti, occhiali, etc.) conformi alle disposizioni dettate dalle autorità sanitarie”. La sanificazione ovviamente sarà periodica e riguarderà anche i macchinari delle palestre e per pullman e mini-van. Prima dell’allenamento ci sarà uno ‘screening iniziale’. Giocatori e staff tecnico dovranno sottoporsi a visite mediche, rilievo della temperatura, tamponi e indagine sierologica tra le 96 e le 72 ore precedenti al primo allenamento. Inoltre dovranno compilare un questionario su eventuali sintomi, ultimi spostamenti e contatti con persone positive. Per quanto riguarda invece chi è positivo ed è guarito il protocollo sottolinea che è considerato guarito chi “risolve i sintomi dell’infezione e risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro”. Per i guariti verranno effettuati ulteriori specifici esami per capire se organi come cuore e polmoni abbiano avuto conseguenze dopo la contrazione del virus.
I dettagli del protocollo
La seconda parte del protocollo redatto dalla commissione medica della Figc puntualizza le disposizioni per i ritiri senza contatti esterni. Bisognerà evitare assembramenti anche negli spogliatoi (“distanziamento di almeno 2 metri”), nelle sale per i massaggi (dove sono previste “distanze di almeno 2 metri tra le postazioni”, sala da pranzo (con “accesso contingentato”, lavaggio delle mani all’ingresso), ecc. Dunque niente contatti con l’esterno e rilevazione quotidiana della temperatura. Per quanto riguarda le docce meglio farle singolarmente in camera. Nessuna persona esterna dovrà accedere al luogo di allenamento e, se costretta, dovrà farlo adeguatamente coperto con mascherine e guanti e per un tempo limitato. Per il “gruppo squadra” quindi calciatori e staff tecnici verranno ripetuti i test sierologici ogni due settimane di attività, il “personale extra” invece non dovrà sottoporsi a visite mediche e test. Durante la prima settimana di allenamenti, ogni giorno verranno effettuati test sierologici che saranno effettuato in piccolo gruppi e possibilmente all’aperto. Durante le sedute di fisioterapia i massaggiatori dovranno indossare “mascherine, guanti, occhiali” e i calciatori “la mascherina chirurgica”. Per le riunioni tecniche sarà usata la tecnica della videoconferenza.
I termini della ripresa
Per le settimane successive il protocollo redatto dalla commissione medica federale prevede un “graduale ritorno alla normalità” con i piccoli gruppi di allenamento destinati poco a poco ad allargarsi “fino alle simulazioni delle fasi di gioco (partitella e schemi) con rispetto, quando non indispensabile, delle distanze interpersonali”. Allenatori e staff a bordo campo dovrà utilizzare le mascherine. Come alloggio, le squadre che non avranno la disponibilità di una foresteria dovranno trovare un albergo “ad uso esclusivo” del club e con stanze singole. In particolar modo nella prima settimana non sarà consentito l’uso di aree comuni come bar e sale giochi. In ultimo, nel caso di una nuova positività di un giocatore o un membro dello staff tecnico dovrà essere “isolato in una stanza ben aerata che dovrà rimanere chiusa, senza che nessuno possa accedervi ad eccezione delle squadre di emergenza e degli addetti al soccorso aziendale”. Inoltre “nei confronti dei suoi contatti stretti si procederà a isolamento fiduciario con sorveglianza attiva fino alla ripetizione dei test molecolari rapidi (2 test a 24 di distanza) e sierologici e verificare la loro negatività. I test sierologici saranno ripetuti entro 5-7 giorni”.