Coronavirus Lukaku: l’intervista di Ian Wright
Coronavirus Lukaku: la vita ai tempi del virus | In un’intervista ” fiume ” in diretta youtube ad opera di Ian Wright, vecchia gloria dell’Arsenal, Lukaku ha parlato di come trascorre le giornate in quarantena. Il centravanti belga ha messo a nudo le proprie emozioni e preoccupazioni. Scopriamo così alcuni particolari della vita del bomber tra cui l’apprensione, soprattutto in questo periodo, per sua madre affetta da diabete. Alla domanda su come stesse vivendo la quarantena Lukaku risponde: ” Una delle cose che più mi mancavano in questa quarantena era il movimento ed allora ho chiesto nella chat di squadra chi avesse una cyclette. Dopo circa due ore la società a fatto recapire ad ognuno di noi una cyclette “. Nel seguito dell’intervista la forte presenza della società è rimarcata ancora. Ogni pasto è infatti inviato dal centro d’allenamento, prevalentamente pesce e verdura.
Il suo passato ed il passaggio all’Inter
L’intervista prosegue poi parlando della passata stagione al Manchester United, del suo addio ed approdo in neroazzurro. Non fa mistero il belga che l’ultima stagione con i Red Devils è stata una delle peggiori della sua carriera. Ha dunque avvertito l’esigenza di cambiare aria e trovare un club che lo volesse fortemente. Il passaggio all’Inter a scapito della Juventus viene poi trattato con molto tatto e Lukaku spiega il ruolo di Conte nella scelta. L’allenatore salentino infatti voleva il centravanti già ai tempi del Chelsea ed in virtù della volontà di trovare un club che realmente lo volesse non ci sono stati dubbi sull’offerta da accettare.
Conte e la motivazione
Nella parte finale dell’intervista, Wright chiede a Lukaku come vivesse questa esperienza italiana. Il belga racconta di come Antonio Conte trae il meglio dai suoi giocatori evidenziandone gli errori e stimolandone delle reazioni emotive. Porta l’esempio di quando, dopo il match con lo Slavia Praga, l’allenatore lo martellò riguardo l’aver perso un contrasto aereo con Azpiculeta. Il difensore spagnolo molto più basso di Lukaku lo aveva sovrastato nello stacco. ” In queste situazioni ” spiega il bomber, ” o reagisci o ti butti giù. Io da quel momento ho lavorato ancora più duro superando le mie difficoltà”.