Coronavirus, la Turchia non si ferma: Obi Mikel rescinde con il Trabzonspor

La Turchia non ferma il campionato – Obi Mikel rescinde con il Trabzonspor

Coronavirus, la Turchia non si ferma: Obi Mikel rescinde con il Trabzonspor | Mentre il mondo si ferma per capire come fronteggiare al meglio l’emergenza Coronavirus, la Turchia non ha indugi: il campionato di calcio deve proseguire. Obi Mikel, ex centrocampista del Chelsea, non essendo d’accordo con il proseguimento del campionato, ha deciso di rescindere il proprio contratto con il Trabzonspor. La rescissione, come si apprende dal comunicato ufficiale del club turco, è consensuale.

Mikel rinuncia dunque al suo cospicuo contratto in favore della salute e della famiglia. Dopo aver disertato il match scudetto Trabzonspor-Istanbul Basaksehir ( terminato 1 ad 1 ), questo è stato il logico epilogo. In un mondo dominato e gestito dal denaro arriva dunque una scelta controcorrente che tanto dovrebbe insegnare a chi ancora non ha capito la gravità della situazione e la scelta delle priorità nella vita.

Coronavirus Obi Mikel rescinde

Il passato di Obi Mikel e la maturità acquisita

Guardando al passato di Mikel mai si avrebbe potuto pensare ad una scelta di questo tipo. Ricordiamo infatti il suo turbolento approdo al Chelsea nel Giugno 2006: conteso dai Blues e dal Manchester United, il talento nigeriano prima si accordò con i Red Devils e successivamente, dopo una serie di assurde vicessitudini tra cui un pittoresco ” presunto rapimento “ in collaborazione con il Chelsea, dichiarò che la sua firma con lo United era frutto di pressioni e che la sua reale volontà era quella di firmare per il Chelsea. La diatriba si dipanò nemmeno a dirlo grazie alle sonanti sterline di Abramovich: £ 12 milioni al Manchester United e £ 4 al Lyn. Mikel ottenne un quinquennale generosissimo.

A 14 anni di distanza il ragazzo è diventato Uomo ed ha capito che nella vita i soldi sono si importanti ma ci sono valori che li sovrastano di gran lunga. A causa del Coronavirus Obi Mikel rescinde con il Trabzonspor. Speriamo vivamente che il suo esempio possa sensibilizzare e che possa essere d’aiuto nel fermare il campionato turco che, anche se a porte chiuse, non sembra volersi imporre lo stop come invece il resto del calcio, tra cui la nostra Serie A, si è imposto.