I quattro calciatori della Juventus stanno passando questo particolare periodo caratterizzato dall’epidemia coronavirus all’estero. Quando rientreranno saranno ancora “costretti” all’isolamento
In un periodo in cui il calcio, lo sport e in generale tutte le attività sono bloccate, a tenere banco sono tutte le vicende inerenti il coronavirus. In casa Juventus ci sono stati due casi di positività (Rugani e Matuidi). Altri quattro giocatori invece nonostante le direttive di non lasciare l’Italia non hanno potuto fare a meno di emigrare.
Sono loro i quattro bomber protagonisti di tale vicenda che non poco sta facendo discutere: Cristiano Ronaldo tornato nella sua Madeira, Gonzalo Hiuain volato in Argentina, Sami Khedira in Germania e Miralem Pjanic che si trova in Lussemburgo. Per molti la loro fuga può essere interpretata come un’infrazione della legge. La verità però, è che in certi casi lontano dalla famiglia non ci si può stare. Le motivazioni, infatti, sono più che valide e sono correlate a problemi di salute.
Juventus: isolamento volontario per i calciatori all’estero
Sono andati via dal Bel Paese per raggiungere i loro affetti. CR7 è nella sua bella isola non per una vacanza qualsiasi. L’attaccante portoghese è volato oltre i confini nazionali subito dopo il derby d’Italia, quando ancora non era stato dichiarato ufficialmente lo stop del campionato. La ragione, più che valida, è la visita alla madre colpita da ictus. Delicata anche la situazione familiare del Pipita, dato che ora è in Argentina per star vicino alla madre. La donna, fondamentale per il campione, si trova ad affrontare un momento difficile. È affetta da problemi oncologici e dovrà sottoporsi a ulteriori cicli di chemioterapia.
Dunque, al di fuori del contesto calcistico sono persone che come tutte hanno una vita privata, una famiglia e degli affetti. Quindi la loro è stata una decisione presa nelle vesti di normali cittadini che hanno comunicato per tempo la loro decisione al club bianconero, il quale ha concesso loro il permesso di andar via.
Ph: Salvatore Fornelli