Coronavirus Juventus, Leonardo Bonucci a TuttoSport
Coronavirus Juventus Bonucci | Può bastare un cortile per viaggiare lontanissimo. Leonardo Bonucci conosce il trucco e ieri, impossibilitato dal muoversi come il resto degli italiani, ha iniziato un suo pellegrinaggio calcistico dove tutto è iniziato. In cortile, appunto. E’l’incipit della lunga intervista rilasciata dal difensore della Juventus e della Nazionale all’edizione oggi in edicola di Tuttosport. “Tutto è iniziato in cortile. È quello che facevamo noi da piccoli, le partite infinite nel cortile di casa. Quando scendevi per primo e aspettavi che arrivassero tutti gli altri, ti mettevi lì e cominciavi a giocare a battimuro. Volevi essere più preciso e miravi quel buco che c’era sulla parte di muro, che avevi deciso fosse tua amica, e poi piano piano comincia-vano ad arrivare tutti gli altri. Iniziava la finale di Coppa del Mondo del cortile. Ieri con Lorenzo ho avuto la fortuna di rivive-re il passato, quel passato che nessuno dimenticherà mai. Mentre fuori c’è chi che sta combattendo la propria battaglia. Mentre fuori ci sono tutti coloro che salvano vite e ai quali bisogna soltanto dire grazie ed esserne orgogliosi e fieri, perché sono eroi. Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada lì ricomincia la storia del calcio“.
La quarantena
“Io ho apprezzato e ringraziato questa quarantena perché ho potuto fare quello che non avevo mai potuto fare prima: tornare bambino e giocare in cortile con mio figlio. Restare a casa non è poi così male. Quel tempo che abbiamo sempre detto di non avere, oggi ci è stato donato. Non sprechiamolo a lamentarci ma viviamolo facendo quello che abbiamo sempre rimandato perché dicevamo di non avere tempo”.