Coronavirus, Federica Pellegrini parla delle Olimpiadi
Coronavirus Federica Pellegrini Olimpiadi | “Se la pandemia costringesse ad annullare queste Olimpiadi? Una catastrofe. Non oso spingere il pensiero fino a questo punto”. Se “slittassero di un anno, aspetterei. Ma oltre neanche voglio pensarci”. Lo ha detto Federica Pellegrini, sull’ipotesi che l’emergenza coronavirus arrivi anche a toccare i Giochi di Tokyo. “Un anno di attesa quando sei una ragazzina è un conto, a quasi trentadue può cambiare moltissimo. Però non rinuncerei alla mia ultima Olimpiade, non ho figli, non ho niente, non sarebbero dodici mesi in più di lavoro a cambiarmi la vita, andrei senza dubbio avanti”, ha spiegato in un’intervista all’edizione oggi in edicola de ‘La Repubblica’.
Le parole della campionessa
“Certo, sarebbe da reimpostare tutto, fare un programma completamente diverso. La cosa positiva è che io non ho paura dei cambiamenti, però ce lo devono dire, e presto, navigare nel buio non va bene per nessuno. Spero si decida nelle prossime due settimane, nella peggiore delle ipotesi entro un mese, altrimenti sarebbe troppo tardi. Perché? Quando prepari un’Olimpiade – ha sottolineato la campionessa veneta – non devi sbagliare niente, il percorso è uno degli aspetti cruciali, deve essere preciso e cadenzato. Noi siamo in ballo da sei mesi col pensiero di gareggiare quel giorno esatto ai Giochi, e l’aspetto psicologico non è marginale all’allenamento. Per questo mi auguro che ci dicano in fretta se si disputeranno, quando, perché e come. Col cuore sono fiduciosa, dico che le faranno, anzi non lo metto in dubbio, anche se ogni giorno che passa mi convinco che saranno prorogate di qualche mese. O almeno è la decisione che accetterei più volentieri. Ho questa sensazione anche perché il coronavirus si sta spostando verso l’America ed è l’America che decide tutto”. “Se venissero disputate a porte chiuse -afferma la Pellegrini – Sarebbe bruttissimo, perderebbero di senso. Anzi, sarebbero un vero controsenso. E un mondo senza sport, come sta capitando adesso, non potrà mai esistere, anche se siamo chiusi in casa. Gli sportivi – ha concluso – stanno cercando di dare esempi agli altri su come passare del tempo a casa, anche proponendo degli esercizi da fare in salotto. Lo sport non è solo questione di movimento fisico, ma di sentirsi vivi”.