Coronavirus Atletica Donato Sabia è morto
Lutto nel mondo dell’atletica. E’ morto all’età di 56 anni, a causa del coronavirus, Donato Sabia, presidente della Fidal Basilicata e due volte finalista alle Olimpiadi (Los Angeles ’84 e Seul ’88) negli 800 metri. Sabia è scomparso a distanza di pochi giorni dal padre, a sua volta positivo al Covid-19. “Il presidente della Fidal Alfio Giomi, il presidente onorario Gianni Gola, il Consiglio federale, a nome di tutta l’Atletica Italiana, esprimono profondo cordoglio e si stringono idealmente ai familiari in un abbraccio”, fa sapere la Federazione di atletica leggera in una nota. “Una tragedia nella tragedia – le parole del presidente Giomi – Donato era una persona a cui non potevi non voler bene”
Coronavirus Atletica Donato Sabia e la sua carriera
Prese parte alla prima edizione dei Mondiali di Atletica nel 1983 a Helsinki quando venne schierato in seconda frazione nella staffetta del miglio assieme a Stefano Malinverni, Mauro Zuliani e Roberto Ribaud. “Di Donato ricordo il suo carattere schivo, la sua timidezza ma al tempo stesso la forza interiore con la quale ha saputo superare i momenti di difficolta’ legata agli infortuni che tormentarono la sua carriera – aggiunge Donati, storico paladino della lotta al doping -. Anche se non ufficialmente, era stato emarginato dalla squadra perché aveva rifiutato le pratiche del doping, eravamo soli, nessun sostegno economico, nessuna borsa di studio”. Donati all’AGI ricorda gli inizi con Sabia quando, “aveva iniziato con Antonio La Guardia, suo tecnico in Basilicata, per poi passare con Vittori, e dal 1986 con me; quando ci fu il terremoto a Potenza, era rimasto senza casa, si trasferi’ a Formia e assieme al padre vissero per un periodo in un garage”.