Ci siamo. Tra una polemica e l’altra, tra arresti ed accuse che sconvolgono ancora una volta il calcio italiano, l’Olimpico di Roma è pronto ad ospitare la finale di Coppa Italia tra Lazio e Juventus.
Pur trattandosi di un match che assegna un titolo, per le due rivali la partita di questa sera non è l’impegno più importante, essendo entrambe in corsa per obiettivi di maggior prestigio. Se, infatti, i bianconeri, già matematicamente vincitori del 31esimo Scudetto della loro storia, giocheranno a giugno la finale di Champions League contro il Barcellona, la squadra di Pioli punta il secondo posto in campionato per partecipare alla prossima edizione della vecchia Coppa dei Campioni. Tuttavia le motivazioni sono forti e Lazio e Juve, che ad agosto si affronteranno nuovamente in Supercoppa Italiana, scenderanno in campo con la miglior formazione possibile.
Difesa a quattro titolare per i Campioni d’Italia, con Barzagli in panchina e la conferma tra i pali di Storari, portiere “di Coppa”. Pogba e Vidal al fianco di Pirlo a centrocampo, mentre è ballottaggio serrato tra Sturaro e Pereyra per sostituire lo squalificato Marchisio. Davanti Tevez e Llorente (non ci sarà Morata a causa dell’espulsione rimediata nella semifinale di ritorno contro la Fiorentina).
Più dubbi tra i biancocelesti, che in mediana potrebbero clamorosamente recuperare Lucas Biglia. In porta Marchetti, terzini Basta e Radu e centrale il rientrante De Vrij vicino, probabilmente, a Gentiletti (favorito su Mauricio). Cabina di regia, in caso di forfait di Biglia, affidata al veterano Cristian Ledesma, che dovrebbe spuntarla sul giovane Cataldi, supportato da Lulic e Parolo. Il tridente d’attacco sarà quello titolare: Candreva e Felipe Anderson larghi, Miro Klose al centro. Quasi certa la panchina per Mauri e Djordjevic.
Nell’albo d’oro della competizione, vinta lo scorso anno dal Napoli, comandano Juve e Roma a quota 9 successi, seguite dall’Inter (7). Sei trionfi per Fiorentina e Lazio, i cui tifosi non dimenticano la storica finale del 26 maggio 2013 decisa da Senad Lulic contro i concittadini giallorossi.
