Coppa di Germania, il Saarbrücken non vuole fermarsi

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Nessuna squadra di quarta divisione tedesca aveva mai raggiunto le semifinali della DFB Pokal. Oggi il Saarbrücken scriverà un’altra pagina di storia con la speranza che la parola fine venga messa nero su bianco solo il 4 luglio, all’Olympiastadion di Berlino. Questo significherebbe battere stasera il Bayer Leverkusen, terza squadra di Bundesliga incontrata nel cammino dopo Colonia (ai sedicesimi) e Fortuna Düsseldorf (ai quarti). Si giocherà nella vicina Völklingen a causa del rinnovamento del Ludwigsparkstadion. Si tratta infatti di uno stadio molto datato (inaugurato nel ’53) che ha ospitato anche una partita della Germania Ovest per la qualificazione ai mondiali del 1954. La sfida era contro una nazionale “tedesca”, quella della Saar. Dopo la Seconda Guerra Mondiale infatti la regione passa in mano francese e si forma per 6 anni una nazionale autonoma che partecipa pure alle Olimpiadi di Helsinki ’52. Non solo, il Saarbrücken in quel periodo decide di giocare nella seconda divisione francese e, vinto il titolo, non viene accettato dai club dell’attuale Ligue 1 perché tedesco. La storia più recente dice che il Saarbrücken è riuscito a salire in Bundesliga soltanto tre volte, momenti di gloria ormai finiti negli almanacchi del calcio. Almeno fino ad oggi.

Coppa di Germania, il cammino del Saarbrücken

La squadra guidata dal 38enne Lukas Kwasniok è riuscita a superare ben più attrezzate squadre, come il Düsseldorf. La partita giocata il 3 marzo è finita 1-1 ai tempi regolamentari. Match tutto particolare, giocato con il pallone della Champions e una cornice di pubblico fantastica. Protagonisti di serata i due portieri: Daniel Batz per il Saarbrücken che para un rigore e Florian Kastenmaier del Fortuna che sforna un assist di testa per Zanka Jørgensen (gol al 90esimo). Batz però non si ferma qui e para altri 4 tiri dal dischetto durante la lotteria finale. Si aggiunga anche il rigore parato nella partita precedente contro il Karlsruher e si troverà un eroe di 29 anni. Oggi l’impresa contro il Leverkusen è ancora più difficile, quasi titanica. Tuttavia, mai come in questa partita sarà difficile battere un calcio di rigore.