Il secondo giorno di gare per la coppa America è stata senza dubbio meno entusiasmante delle aspettative, tre partite un solo gol, due zero a zero e un pizzico di delusione, soprattutto per gli interpreti da cui ci si aspettava qualcosa di più, ma andiamo con ordine.
A iniziare sono stati Costa Rica-Paraguay, sul bellissimo impianto di Orlando le due formazioni hanno tradito le attese, caldo e sbadigli in Florida, per un pareggio a reti bianche che rimanda entrambi alle prossime giornate. Il copione è stato lo stesso per tutta la durata del match, il Paraguay ha provato a fare la partita, ma senza le invenzioni di Sanabria e Iturbe (quest’ultimo schierato solo nel finale), non ha quasi mai impensierito gli avversari. Dalla parte opposta il Costa Rica ha deciso di abbandonare fin da subito il pallino del gioco, si è difesa con ordine e alla fine ha conquistato un punto prezioso contro un’avversaria di tutto rispetto. Completamente diverso il registro al Centuary Link di Seattle dove Perù e Haiti hanno regalato uno spettacolo inatteso e davvero entusiasmante.
Ha vinto 1-0 il Perù con rete di Guerrero al 61’ ma grazie alla voglia e la determinazione degli esordienti Haitiani la sfida è stata bella e divertente. Gli uomini di Neveu se la sono giocata con coraggio, Lafrance, Mercelin e Nazon si sono rivelati giocatori di talento e fino alla fine hanno messo in seria difficoltà gli avversari. Alla fine hanno avuto la meglio i peruviani, la rete di Guerrero, autentico bomber di razza ha fatto la differenza, ma Haiti è uscita dal campo a testa altissima e siamo certi che nelle restanti due partite del girone darà del filo da torcere a chiunque, Brasile compreso. Il Brasile appunto, i verdeoro erano impegnati nella prima sfida contro l’Ecuador, una gara, sulla carta, alla portata degli uomini di Dunga, ma così non è stato. Dal Rose Bowl di Pasadena , dove proprio Dunga alzò al cielo la coppa del mondo nel 94, i carioca non fanno più dello 0-0, iniziando non nel migliore dei modi la propria coppa America. La gara a Pasadena è stata molto tattica, l’Ecuador, disposto molto bene in campo, ha letto alla perfezione la partita, non ha fatto nessuna barricata ma è stato la tempo stesso attento a non sbilanciarsi troppo.
Il Brasile senza Neymar è sembrato poca cosa, un gioco statico e sempre prevedibile. Gli uomini di Dunga comunque avrebbero meritato qualcosa di più, ma se non si finalizzano le azioni che si creano difficilmente si riesce a conquistare i tre punti. Nel finale inoltre rischia anche la beffa quando Alisson, involontariamente, manda il pallone nella sua porta facendosi sorprendere da un cross dal lato, l’arbitro però annulla tutto battezzando fuori la sfera prima del traversone. Termina 0-0, il Brasile adesso dovrà vedersela con Haiti e poi con il Perù, ovviamente è presto per fare bilanci e sentenze ma di sicuro ora non sarà più possibile per Dunga commettere errori. L’Ecuador esce pieno di entusiasmo, nella prossima gara contro il perù può giocarsi addirittura il primo posto nel girone e chissà, continuare a sognare.