A Coverciano, in quasi un’ora di conferenza stampa, il ct della Nazionale Antonio Conte, ha mostrato molta lucidità nell’affrontare i vari temi proposti, dalla Juve alle vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto.
Si parte dalle domande sui bianconeri e in particolare sul momento di Andrea Pirlo, ancora in bilico tra un’ultima stagione in bianconero o un futuro in MLS: “Mi auguro che Andrea abbia voglia di continuare. A me non ha comunicato niente, ma conoscendolo avrà talmente tanta voglia, entusiasmo, passione come un ragazzino. Non credo che Andrea voglia lasciare la Nazionale o l’Italia. Ma è il mio parere: lui ci rifletta e finché ci sarò io in Nazionale è uno che terrò sempre in considerazione.” Sugli altri reduci dalla finale di Champions: “Dovremmo essere molto attenti a valutare in questi giorni il recupero fisico e nervoso. Barzagli, già in dubbio prima della finale, ha avuto una riacutizzazione e quindi era inutile rischiarlo. Marchisio da domani dovrebbe essere a disposizione. Poi da qui a venerdì valuteremo. Ma io sono convinto che la Nazionale ricarichi e la maglia azzurra corroborante.”
Parole d’elogio anche per il cammino della sua ex squadra: “La Juve ha fatto una grandissima stagione. Poi quando arrivi a queste finali sono le piccole cose a spostare gli equilibri. Ci sono stati episodi, situazioni soprattutto dopo il pari… La Juve ha dimostrato di starci bene, di poter competere e di essere tornata grande. Io la Juve non l’ho mai sottovalutata, anche perché ho lavorato per tre anni lì e conoscevo benissimo il materiale umano, i dirigenti e la proprietà. Mai avrei commesso quell’errore. Detto questo la Juve ha sicuramente fatto una grandissima stagione e per certi versi mi ha sorpreso per il raggiungimento della finale. Io pensavo in due tre anni, ci sono riusciti prima e sono stati bravi: merito ai calciatori, ad Allegri, alla società. E mi auguro che da ct sia solo l’inizio”.
Amaro, invece, nei confronti delle continue voci, che periodicamente fuori, riguardo all’inchiesta di Cremona: “È Una vicenda per me molto dolorosa. Va avanti da 4 anni e mi auguro che quanto prima si risolva. Capisco che certi meccanismi sono difficili, però ho fiducia. Ho dovuto subire anche una perquisizione in casa. C’è grande dolore, ma aspetto con fiducia. Da 4 anni esce sempre la mia faccia in tv: qualcuno un giorno dovrà darmi delle spiegazioni!”
Si ritorna, quindi, alla cara, vecchia Nazionale e all’impegno con la Croazia, che in caso di risultato pieno permetterebbe di mettere una serie ipoteca sulla questione qualificazione: “Ci aspetta un impegno probante. E’ una squadra forte che già a San Siro ci mise in difficoltà. Ci stiamo preparando. Ho potuto anche lavorare su altri moduli di gioco nei giorni scorsi. Il compito dell’allenatore è cucire l’abito più adatto alla squadra con la stoffa che abbiamo. La base importante è il 3-5-2 soprattutto quando ho tutti i ragazzi della Juve, ma lavoriamo anche su altro”.
Conte si aspetta tanto da El Shaarawy, ritornato in Nazionale dopo gli infortuni: “Elsha, ma un po’ tutti i calciatori che ci sono in quel ruolo – tipo Insigne che pure non ho convocato – o Sansone, Candreva, Cerci e in futuro Berardi possono portarci qualità, imprevedibilità. Soprattutto nella fase finale. Da Elsha mi aspetto tanto, come tutti quelli che ho citato, e li voglio mettere nelle condizioni di esprimersi. Devo mettere tutti nelle condizioni migliori, alzare la qualità media e dare imprevedibilità”.