Conte: “La Roma è alle spalle, pensiamo al Cagliari”

La Juve si gode la vetta della classifica, la vecchia signora è tornato il rullo compressore ammirato nelle ultime stagioni. Nulla da fare al momento per Roma e Napoli, costrette ad inseguire. Il tecnico Conte torna a parlare alla vigilia della sfida che vedrà i bianconeri impegnati contro il Cagliari, come Buffon l’allenatore non vuole cali di tensione, vincere e mantenere le inseguitrici a distanza, questo l’imperativo in casa Juve.

Di seguito le parole rilasciate in conferenza stampa riportate da sportmediaset:

“La partita con la Roma nella nostra mente è stata cestinata. Ormai la partita è andata e sono stai compiuti fatti importanti. Ma le parole non valgono più e ci buttiamo anima e corpo sulla gara di Cagliari”.

“Il Cagliari è una squadra rocciosa e tosta. Lopez sta facendo un ottimo lavoro. L’anno scorso ce ne siamo accorti bene. Davanti sono molti forti e con Conti sopra di tutti. Per noi è un impegno difficile e questo lo dobbiamo sapere”.

“Amo la Sardegna e lì ho tanti amici. Mi piace tornarci. Per quanto riguardo lo stadio dico che non è il massimo giocare davanti a 5mila spettatori. La gente di Cagliari dovrebbe essere messa nelle condizioni ideali per vedere un match come questo. Mi auguro che in futuro questa situazione venga risolta”.

“C’è Barzagli squalificato e Caceres rappresenta un’ottima soluzione anche perché quando è stato chiamato in causa è stato sempre all’altezza. Per Simone Pepe sono contento perché ha intrapreso la strada giusta. Sta crescendo in allenamento e sono felice per lui visto che so quanto ama giocare a calcio. Sono contento anche per noi perché potremmo avere una freccia in più al nostro arco”.

“Penso che ogni allenatore deve per forza di cose far crescere il proprio gruppo. Noi lavoriamo molto da questo punto di vista perché vogliamo migliorarci. Se i miei giocatori dicono che sono cresciuti insieme a me sono contento. Ma ognuno valuta i pro e i contro”.

Per quanto riguarda il mercato: “Non tocca a me parlare, ma al direttore (Marotta, ndr). E’ giusto che risponda lui. I record? Sono fatti per essere battuti. Quest’anno ci siamo superati perché ci eravamo fermati a nove. Possiamo scrivere un’altra pagina di storia. Ma i record sono fini a se stessi se non c’è un traguardo finale. Dico anche, però, che sono numeri importanti e storici. Basti pensare che nessuna Juve, tranne quella del quinquennio d’oro, ha fatto quello che abbiamo fatto noi”.

“E’ importante dare continuità alla vittoria con la Roma e a tutto quello che stiamo facendo. Domani sarà un test probante perché andiamo sul campo di una squadra che ci ha dato sempre filo da torcere. Da parte degli avversari c’è sempre voglia di interrompere la striscia di 10 vittorie di fila”.