Conte-Juve: il giorno della verità

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Tre anni, tre campionati. Una finale di Coppa Italia persa e due presenze da comparsa in Europa, il picco più basso quest’anno con l’eliminazione nel girone con conseguente Europa League, persa in semifinale nonostante la finale allo Stadium. Della Juve di Antonio Conte a due facce si è parlato anche troppo. L’unica cosa che conta ora è il futuro delle due parti. Conte è un tecnico ambizioso, sa di aver fatto la storia bianconera, avendola riportata in cima dopo anni di purgatorio. Ora però Antonio vuole di più. Vuole un trofeo a stelle gialle su sfondo blu. Per riuscire a raggiungere una coppa europea che manca dal 1996, Conte ha preteso dalla società certezze sul mercato prima di accettare il rinnovo.

Andrea Agnelli però si è già dimostrato un padre-padrone e difficilmente ha accettato le pretese dei suoi sottoposti, chiedere ad Alessandro Del Piero. Il numero uno bianconero ha fatto sapere al suo allenatore che la Juventus ha bisogno di lui anche per le prossime stagioni ma che sul mercato non ci saranno spese folli, perché la rosa è già competitiva così. Agnelli si è incontrato stamattina con Marotta per parlare di Pogba, uomo da cui passa gran parte del mercato juventino. Se Agnelli e Conte non dovessero avere le stesse idee in fatto di acquisti non sarà così utopico pensare ad una separazione tra il tecnico leccese e la società torinese.