Fulvio Collovati da i voti al Milan
L’ex di turno, Fulvio Collovati, parla del Milan e degli obiettivi dei rossoneri ai microfoni di milannews.it, l’ex calciatore da consigli ai protagonisti rossoneri e allo stesso tempo li responsabilizza. Di seguito le parole dell’ex centrocampista:
Che impressione le ha fatto il Milan nella gara d’andata contro il Craiova?
“Bisogna tenere presente che non era ancora il Milan vero, per me è prestissimo per giudicare i rossoneri. C’erano in campo 4-5 elementi della squadra che giocherà titolare durante la stagione. Mancavano i nuovi come Bonucci, Biglia e Calhanoglu, ma anche i ‘vecchi’ come Romagnoli e Suso. Lo stesso Conti non è al top della condizione ora“.
Cosa ne pensi del mercato del Milan quando ancora deve iniziare il mese di agosto?
“Il voto è 9, perchè manca il tocco finale. Non potendo arrivare a Belotti, che piaceva tanto, ma che mi sembra difficile viste le richieste di Cairo. Si parla di Aubameyang, Diego Costa o Kalinic. Kalinic sarebbe la ciliegina sulla torta, per gli altri due mi sa che ci vorrebbe un frutto più grosso come metafora“.
A proposito del ruolo di attaccante, uno da 38 milioni il Milan lo ha già preso: Andrè Silva. Qualcuno, però, già la boccia. Non è un po’ esagerato dare dei giudizi così trancianti?
“Perchè ci sono tutti questi presunti ‘intenditori’ che poi in realtà si fanno trascinare solamente dall’emotività del momento e dal prezzo pagato per portarlo al Milan. Lasciamolo giocare sto ragazzo e poi lo si giudica. Io non lo giudicherei nemmeno dopo 2-3 partite, ma aspetterei a tracciare un bilancio quando terminerà il campionato“.
Il popolo rossonero ha ritrovato un grande entusiasmo. Si era già capito dalla grande folla presente al raduno a inizio luglio. Si è avuta la defintiva conferma oggi con la lunghissima fila fuori da Casa Milan per sottoscrivere l’abbonamento e con i dati sempre più incredibili della prevendita dei biglietti per il ritorno contro il Craiova, arrivata ormai ad oltre 56.000 tagliandi staccati. La sorprende questo entusiasmo?
“Sinceramente dopo aver visto la strategia mediatica e comunicativa messa in atto dalla società non mi sorprende. Il Milan avrebbe potuto affrontare il calciomercato con più calma, invece ha aggredito le situazioni con grande decisione e rapidità. Capisco perfettamente l’entusiasmo della tifoseria ed era ciò che voleva ottenere la nuova dirigenza. Anche il Milan quando c’ero io in B giocava contro la Cavese e faceva 60.000 spettatori. Se è un vantaggio avere questa cornice di pubblico? Sì, perchè un San Siro pieno responsabilizza tutti, giocatori e anche lo stesso Vincenzo Montella. Negli ultimi anni la società non aveva più investito e ci si poteva anche ‘nascondere’ dietro ad alibi. Ora non più. Vedo la forbice tra la Juventus e le altre che si sta assottigliando sempre di più. Il Milan, dopo questo mercato, ha il dovere di provarci“.