Coco Gauff e il peso del successo
Coco Gauff, la tennista americana che a soli 16 anni è riuscita a sconfiggere a Wimbledon l’idolo di sempre Venus Williams, nel podcast Behind the Racket racconta tutte le difficoltà vissute proprio nella gestione della crescente notorietà.
Una pressione sempre maggiore visti anche i risultati che continuavano ad arrivare sul campo. Agli scorsi Australian Open non solo ha battuto nuovamente la più grande delle sorelle Williams ma ha anche avuto la meglio sulla campionessa in carica Naomi Osaka.
Il successo però è in grado di stravolgere ogni cosa e questo Coco Gauff lo ha scoperto presto: “Sono sempre stata la più giovane a raggiungere i traguardi e di conseguenza è aumentata la pressione. Dovevo fare bene e farlo in fretta”.
A soli 16 anni però non è facile gestire le cose e, qualche volta, la soluzione migliore o la più veloce è quella di mollare tutto: “Il problema non erano i risultati che comunque arrivavano ma è come se improvvisamente non avessi più voglia di giocare a tennis. Ho poi capito che dovevo giocare per me e non per gli altri”.
Da un momento di così grande difficoltà Coco Gauff ne è uscita ancora più forte di prima: “È stato l’anno più difficile della mia vita. Ero depressa e confusa. Ci sono state tante lacrime in quel periodo ma adesso ho acquisito ancora più consapevolezza”.
La scelta di abbandonare, seppur momentaneamente la sua carriera, è solo un lontano ricordo: “Per fortuna ho fatto la scelta giusta e non ho mollato. Non ho mai smesso di amare questo sport ma dovevo trovare un nuova prospettiva. Adesso tutte le volte che scendo in campo provo solo gratitudine e felicità”.
Un’eredità importante
Coco Gauff rappresenta senza dubbio il futuro del tennis statunitense. La sua precocità nel raggiungere grandi traguardi ha fatto nascere e crescere paragoni importanti. Con chi? Scontato a dirlo, Serena e Venus Williams.
Un’eredità importante da gestire anche per chi ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per subentrare. Le connazionali sorelle Williams restano i miti della giovane tennista che però non vuole – ancora – sentir parlare di paragoni: “Non sono ancora al loro livello, le vedo ancora come i miei idoli. Una cosa è certa mi piacerebbe ripercorrere la loro strada”.
Una strada fatta di successi ma anche di “muri abbattuti”. Venus e Serena Williams hanno fatto del tennis anche la loro rivincita sociale in un paese in cui, al loro inizio, la piaga del razzismo era ancor forte: “Loro sono le due donne che hanno tracciato il percorso e per me una delle cose più importanti da fare è continuare a eliminare le barriere”.