Il ventiquattrenne colombiano della Ineos Grenadier Egan Bernal vince il Giro d’Italia edizione 104 e il suo compagno di squadra Filippo Ganna, definito “un Frecciarossa” da Vincenzo Nibali, si aggiudica l’ultima tappa, quella a cronometro che ancora una volta finisce sotto il Duomo di Milano. Doppia festa della Ineos Grenadier sotto la Madonnina. Il siciliano Damiano Caruso compie l’impresa e da gregario pluriennale certifica la sua stoffa di campione chiudendo secondo la Corsa Rosa. Terzo in classifica generale il britannico Simon Yates.
L’azzurro vincitore della crono, ‘Egan ha concluso qualcosa di stupendo’ (Adnkronos) – Bernal controlla con saggezza i due minuti che lo separano da Caruso e chiude a 30 secondi dal concorrente principale, e 1’53” dal compagno di squadra Ganna. Proprio il Filippone nazionale spende parole soprattutto per Bernal: “è stata davvero una vittoria di squadra, abbiamo guadagnato da subito la maglia Rosa ed è stato un gran lavoro mantenerla, grazie a lui che ha finalizzato. Egan ha concluso qualcosa di stupendo”.
“Questa maglia è speciale, il Giro è la corsa più bella nel paese più bello del mondo. E’ una maglia bella da portare e vincere così… davvero non ho parole per descrivere quello che sento”. Lo dice ai microfoni della Rai il vincitore del Giro d’Italia numero 104, Egan Bernal. “E’ difficile da credere questo che sta succedendo, ho appena vinto un Giro e non ho parole davvero, sembra che sono calmo ma dentro ho tante emozioni dopo quello che è successo negli ultimi due anni. Non potrò dimenticare tante cose di questo Giro, dalla prima tappa vinta, prendendo abbuoni, facendo sprint in pianura: questo sono io, è il ciclismo che mi piace, ho trovato la libertà di correre come mi piace”.