Ciclismo, botta e risposta tra Lappartient e Cassani: le parole

Ciclismo Lappartient Cassani

Ciclismo Lappartient Cassani : botta e risposta

“Nel 2020 avremo un calendario che farà la storia”. Così il presidente dell’Uci, David Lappartient, il primo dirigente dello sport mondiale a formalizzare la ripresa dell’attività dopo il coronavirus. Con un calendario per molti coraggioso, per altri folle: tre grandi giri, tutte le Classiche e tante altre prove in soli 90 giorni, con sovrapposizioni acrobatiche. Si parte il 1° agosto (Strade Bianche, Siena) e si va avanti senza tirare il fiato fino al Giro di Lombardia del 31 ottobre. Domenica 25 ottobre si correranno la Parigi-Roubaix (per la prima volta anche in versione femminile), la tappa del Tourmalet alla Vuelta e la crono conclusiva del 103° Giro d’Italia, a Milano. “Un giorno che resterà nella storia del ciclismo  -sottolinea il presidente dell’Unione ciclistica internazionale al ‘Corriere della Sera’-. Stiamo studiando con organizzatori e tv un piano per scalare gli orari delle gare in modo che le fasi cruciali vadano in tv senza sovrapporsi”. Tre ‘monumenti’ come Liegi, Roubaix e Fiandre durante un Giro d’Italia che a sua volta si sovrappone alla Vuelta. “Non avevamo scelta – assicura Lappartient-. Ho difeso con forza — e contro l’opinione di moltila richiesta di Rcs Sport di lasciare il Giro su 21 giorni perché lo merita. La Vuelta, al contrario, si è dovuta privare di tre tappe. Le Classiche del Nord devono stare vicine tra loro per motivi logistici e sportivi e non possono svolgersi prima di settembre perché in Francia, Belgio e Olanda non si può gareggiare prima. Considerato che a settembre ci sono Tour e Mondiali, restava solo ottobre. Non avrei mai voluto invadere lo spazio del Giro ma la situazione è straordinaria”.

Ciclismo Lappartient Cassani : le parole del presidente

Il Tour de France ha chiesto e ottenuto ciò che voleva: le date prescelte e poche sovrapposizioni. “Il Tour è cruciale negli interessi economici delle grandi squadre e rappresenta da solo buona parte dell’audience televisiva globale del ciclismo -dice il numero uno del ciclismo mondiale-. Normale fosse la prima corsa da posizionare. Il Giro d’Italia ci ha chiesto ottobre e l’ha ottenuto: è una prova dalla storia straordinaria che vivrà un’edizione straordinaria. Per arrivare a questo calendario (sempre soggetto all’andamento dell’epidemia) abbiamo stilato otto differenti bozze e affrontato ore di discussioni. Non mi sembra che tanti altri sport siano stati così rapidi e così uniti». Il solo evento che non cambia data sono i Mondiali in Svizzera, a fine settembre. Vero che ci sono problemi economici e si pensa a una soluzione alternativa negli Emirati, a novembre? “Non mi risulta. Vogliamo fare i Mondiali a Aigle-Martigny sul percorso più bello e duro degli ultimi 40 anni -spiega Lappartient-. Un tracciato dove per la prima volta nella storia si misureranno reduci dal Tour e corridori che stanno per disputare il Giro. Sarà una sfida inedita e di altissimo livello”.

Ciclismo Lappartient Cassani : la replica del ct azzurro

“Non mi piace il fatto che molte classiche monumento si svolgano durante il Giro d’Italia 2020”. Lo dice Davide Cassani, il ct azzurro del ciclismo, in merito al calendario ciclistico internazionale deciso dall’Uci a causa dell’emergenza coronavirus, che penalizza la corsa rosa. “Credo che tutti debbano fare dei sacrifici e non il Giro ma ci sarebbe voluto maggiore rispetto”, sottolinea Cassani.