Al mondiale su strada di Lovanio va in scena il capolavoro iridato di Elisa Balsamo e di tutte le azzurre, magistralmente guidate da Dino Savoldi e capaci di riportare alla mente il fantastico trionfo di Mario Cipollini a Zolder 20 anni prima. Impresa che apre una settimana speciale, alla scoperta delle emozioni più grandi di questo 2021 di ciclismo al femminile.
E pensare che solo poche settimane prima la Balsamo era stata sfortunatissima nella prova olimpica dell’Omnium, dove non era riuscita ad imporre il proprio ritmo e la sua caduta in cui veniva poi calpestata dalle altre atlete, resta l’immagine di un’olimpiade da dimenticare.
Balsamo Mondiale è un capolavoro del gruppo
La volata di Elisa è stata la finalizzazione da centravanti di un lavoro che ha interessato tutta la squadra italiana. Cecchini, Guazzini e Cavalli a tirare dentro al gruppo per esaurire gli attacchi delle olandesi, vere favorite della corsa. Maria Giulia Confalonieri attaccata invece sulle ruote delle attaccanti, permettendo alla nostra squadra di avere una freccia anche nell’arco della fuga. Marta Bastianelli, la più esperta, a pilotare in corsa la tattica delle azzurre, a caricare l’autostima della nostra Balsamo, lei che un mondiale lo ha già vinto.
Infine Elisa Longo Borghini. Non una qualsiasi. Con uno splendido spirito di squadra ha portato fuori dal gruppo la Balsamo nella volata finale, fino ai 300 metri con Marianne Vos a ruota. E quando sembrava spompata uno sguardo indietro per vedere che la compagna gli chiedeva ancora cinquanta metri, e lei senza pensare si è messa a testa bassa a spingere sui pedali, prima di spostarsi e lasciare ad Elisa Balsamo la palla da spingere in rete.
Elisa Balsamo inscena la volata della vita, duecento metri con Marianne Vos a ruota che tenta di affiancarla e sembra quasi riuscirci. Ma la linea del traguardo è un paradiso che arriva in fretta per la nostra azzurra. Balsamo Campione del Mondo a Lovanio è la prima perla di un anno di ciclismo rosa straordinario.