Giorgio Chiellini ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport sulle ATP Finals di Torino.
Le parole di Chiellini
Sinner è uno spettacolo da seguire.
“Sono arrivato subito, il primo giorno in cui giocava Jannik e anche alla semifinale. Da torinese d’adozione era un evento che aspettavo tanto, tre anni fa avevo visto un paio di partite, poi sono stati due anni lontano dall’Italia ma ora posso godermi lo spettacolo”.
Cosa vuol dire per Torino ospitare un torneo di tennis così importante?
“È qualcosa di speciale per tutta la città, un evento che speriamo di poter mantenere ancora in Italia e che in questi anni ha dato tanto alla città. Gli otto migliori al mondo del tennis, tutti qui, è una spinta davvero importante per lo sport del Paese”.
Vede un dualismo tra tennis e calcio?
“È limitato chi pensa che il successo del tennis possa essere uno svantaggio per il resto dello sport. Da parte nostra, inteso come sistema calcio, non c’è sicuramente invidia se un ragazzo segue il tennis e sceglie di praticarlo. Abbiamo la fortuna di avere un’eccellenza così grande a livello mondiale ed è giusto cavalcare questa onda positiva che fa bene a tutto il movimento sportivo. L’importante è che i ragazzi facciano sport, perché è sano ed educativo”.
L’allenatore di tennis Simone Vagnozzi è stato alla Continassa in questi giorni.
“È molto interessante riuscire ad apprendere come si muovono, cosa fanno, le eccellenze degli altri sport. Sono stati tutti molto contenti di questo incontro. Simone è stato molto carino ma soprattutto è stata una fonte di ispirazione perché da allenatore di un tennista di quel livello si trova a gestire situazioni interessanti anche per chi lavora di squadra”.