ChampionsLeague, Cardiff 2017: Juventus vs Real Madrid per il trono d’Europa

Roadtocardiff, la finale si avvicina

Ci siamo: dopo 217 partite, sabato sera si terrà l’atto conclusivo. Il Millennium Stadium di Cardiff ospiterà la finale di Champions League, giunta alla sua LXII edizione, la venticinquesima da quando non si chiama più Coppa dei Campioni. A contendersi il trofeo, il Real Madrid e la Juventus. Arbitrerà l’incontro Felix Brych, fischietto di Monaco di Baviera con all’attivo già cinque partite di Champions in questa stagione. Calcio di inizio alle ore 20:45 “italiane”.

La vincitrice difenderà i “colori” della Uefa nel Mondiale per club che si terrà in Giappone il prossimo dicembre.

Cardiff decreterà la squadra Campione d’Europa: o il Real Madrid campione uscente alla caccia di uno storico bis (il back to back) mai successo nella storia della Champions League, o la Juventus, alla ricerca della terza vittoria al quinto tentativo.

Per la dodicesima volta nella storia, la finale della coppa europea più importante si disputerà nel Regno unito, per la prima volta in Galles. Lo stadio di Cardiff, inaugurato nel 1999, è il luogo delle partite della Nazionale di rugby gallese ed è stato teatro delle partite della Nazionale di calcio gallese prima che questa si spostasse nell’altro impianto cittadino, il Cardiff City Stadium. Per la prima volta ci potrebbe essere l’occasione di vedere una finale di Champions League al coperto, in quanto l’impianto prevede la possibilità di copertura dell’intera struttura in pochi minuti.

Per la terza volta il Real Madrid giocherà la finale in uno stadio della Gran Bretagna (entrambe all’Hampden Park di Glasgow nel 1960 e nel 2002), mentre per la Juventus il match di sabato sarà la seconda volta, dopo la sconfitta ai rigori contro il Milan all’Old Trafford di Manchester del 2003.

Sabato si incontreranno le due squadre campionesse nazionali diventate tali a poche ore di distanza lo scorso 21 maggio: la Juventus ha vinto il sesto titolo consecutivo sconfiggendo allo “Stadium” il Crotone con un perentorio 3-0, lasciandosi un vantaggio di +4 sulla Roma all’ultima giornata, mentre il Real ha vinto la Liga dopo quattro anni di attesa, sconfiggendo il Malaga fuori casa, lasciandosi il Barcellona dietro di tre punti. Entrambe le squadre hanno conquistato il loro trentatreesimo titolo. A differenza del Real, la Juventus ha conquistato anche la coppa nazionale, mentre le merengues in Copa del Rey sono stati eliminati già nei quarti di finale per mano del Celta Vigo.

In caso di successo, il triplete juventino sarà il nono della storia, l’ottava squadra a riuscirci (il Barcellona è l’unica averlo realizzato due volte) e la seconda squadra italiana dopo l’Inter nella stagione 2009/2010.

Il percorso delle due squadre nella fase ad eliminazione è stato differente in quanto il Real Madrid, secondo nel girone di qualificazione dietro al Borussia Dortmund, ha eliminato negli ottavi di finale il Napoli, nei quarti il Bayern Monaco e in semifinale ha avuto la meglio sui “cugini” dell’Atletico Madrid, replica della finale di San Siro della scorsa stagione: 3-0 al Bernabeu, 1-2 nella partita di ritorno. La Juventus, vincitrice del suo girone davanti al Siviglia, ha avuto la meglio su Porto (0-2, 1-0), Barcellona (3-0 in casa, 0-0 al Nou Camp) e in semifinale ha eliminato il Monaco, la vera sorpresa di questa edizione: 0-2 al Louis II, 2-1 al ritorno allo Juventus Stadium, con il gol del giovane Mbappé che ha interrotto dopo 690 minuti l’imbattibilità di Buffon in Europa. L’ultimo a segnare al capitano bianconero era stato Pareja del Siviglia il 22 novembre 2016 nella quinta giornata della fase a gironi. Il Real Madrid ha perso una sola partita in Europa questa stagione (sconfitta indolore per 2-1 nella semifinale di ritorno contro l’Atletico), mentre la Juventus ha totalizzato nove vittorie, tre pareggi e nessuna sconfitta.

Per il Real Madrid si tratterà della quindicesima finale in quarantasette partecipazioni (record), con undici vittorie (1956-1960, 1966, 1998, 2000, 2002, 2014, 2016) e tre sconfitte (1962, 1964, 1981), mentre per Higuain e soci quello di sabato sarà il nono atto finale in trentuno partecipazioni, con due vittorie (1985 e 1996) e sei sconfitte (1973, 1983, 1997, 1998, 2003, 2015).

Il match di Cardiff sarà la rivincita della finale dell’Amsterdam Arena: era il 20 maggio 1998 e allora si imposero le merengues per 1-0 con gol di Predrag Mijatović. Per la Juventus si trattava della terza finale consecutiva, mentre per i madridisti si trattava della prima finale dopo diciassette anni. La vittoria fece tornare il trofeo in Castiglia dopo trentadue anni e fu il primo nella nuova veste (da “anfora” a “coppa dalle grandi orecchie”).

Complessivamente, la Spagna ha raggiunto ventisei volte la finale (le ultime quattro finali hanno visto in campo almeno una squadra spagnola), con sedici vittorie e dieci sconfitte. Le squadre a raggiungere la finale sono Real Madrid (quindici volte), Barcellona (otto), Atletico Madrid (tre) e Valencia (due). L’Italia ha raggiunto la finale una volta in più, con dodici vittorie e quindici sconfitte. A vincere la coppa sono state Milan (sette volte), Inter (tre) e Juventus (due), mentre le finaliste perdenti sono state le due milanesi (sei volte), i bianconeri di Torino (sei volte), la Fiorentina, la Roma e la Sampdoria, tutte con un “ultimo atto” a testa. Dal 2000, per la decima volta ci sarà una squadra spagnola in finale, sesta volta per un’italiana.

La sfida tra le due finaliste è la numero dieci: cinque vittorie juventine e quattro madridiste, tra cui la finale di Amsterdam.

In casa Juventus, tre giocatori hanno vinto in carriera almeno una Champions League: Sami Khedira (Real 2013/2014), Mario Mandžukić (Bayern Monaco, 2012/2013) e Dani Alves (Barcellona, 2008/2009, 2010/2011, 2014/2015). I blancos invece presentano ventidue giocatori che hanno vinto la Champions la scorsa stagione, tranne Marco Asensio. Gli ex della finale saranno da una parte Alvaro Morata e dall’altra Sami Khedira e Gonzalo Higuain.

Il Real Madrid non potrà schierare Pepe (frattura ad una costola), Gareth Bale (infortunio al polpaccio) e Daniel Carvajal (problemi muscolari), mentre tra i bianconeri non scenderanno in campo Marko Pjaca e Daniele Rugani: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro il primo, problema al perone destro per il difensore centrale classe 1994.

Capocannoniere del Real Madrid è Cristiano Ronaldo con dieci reti (104 reti totali in carriera in Champions per lui), seguito da Karim Benzema con cinque. Per i bianconeri il top scorer è Gonzalo Higuain con cinque reti, seguito da Paulo Dybala con quattro.

Per Zinedine Zidane, tecnico madridista, la vittoria sarebbe uno storico bis mentre per Massimiliano Allegri sarebbe la prima vittoria, dopo la sconfitta di due anni fa in finale contro il Barcellona a Berlino.

Il match di Cardiff desterà molta attenzione per molti motivi: il Real individualista contro il “gruppo” Juventus; il pragmatismo di Zidane contro la saggezza tattica di Allegri; CR7 contro Higuain; la macchina da gol Real contro la miglior difesa della storia della manifestazione.

Ci saranno singole sfide in ogni settore del campo: Navas contro Buffon, indirizzato a vincere il Pallone d’oro in caso di vittoria della coppa; la BBC (BarzagliBonucciChiellini) contro la forza di Sergio Ramos e Raphael Varane; l’esperienza di Sami Khedira e la tecnica di Miralem Pjanic contro l’estro di Toni Kroos e Luka Modric a centrocampo; Marcelo e Danilo contro Dani Alves e Alex Sandro, per un mix brazileiro di fantasia ed tecnica; in avanti, la sfida fra CR7 (Pallone d’oro a dicembre se vincerà la sua quarta Champions) e Karim Benzema (con Isco e Morata a disposizione) contro la HD, la premiata coppia Higuain-Dybala. Senza contare i vari Nacho, James Rodriguez e Casemiro da un lato e Marchisio, Lichtsteiner, Cuadrado e Mandzukic “il tutto fare” dall’altro. L’attaccante croato nel ruolo di esterno d’attacco si sacrifica come non mai, ma è di un’efficacia: il suo percorso stagionale parla di dieci reti segnate e dieci assist “serviti”.

Per la Juventus quest’anno c’è anche la cabala: a partire dalla stagione 1988/1989, ogni sette anni in finale arriva una squadra italiana e questa vince la coppa. E’ successo nel 1989 (Milan), 1996 (Juventus), 2003 (Milan) e 2010 (Inter). I tifosi bianconeri si aggrappano anche alla statistica per vincere la terza “coppa dalle grandi orecchie” e non migliorare il primato di sconfitte in finale.