Cessione Roma Pallotta Friedkin rinviata
La cessione della Roma sembra un lungo capitolo di un libro che non trova conclusione e l’arrivo del contagio del coronavirus ha bloccato e rimesso in discussione le cifre della trattativa. Friedkin ha provato a fare un’offerta per il 51% della società, Pallotta ha rifiutato categoricamente l’offerta ritenendola poco vantaggiosa. La trattativa non è saltata, è rimandata a data da destinarsi. Per il momento Friedkin vuole monitorare la situazione nella speranza di una vicina ripresa del campionato prima di proporre un’altra offerta.
Cessione Roma Pallotta Friedkin bilancio in rosso
Nonostante il momento difficile che il Paese e il mondo intero sta vivendo, la Roma sta pensando anche a rincorrere il questo posto in classifica una volta ripreso il campionato. Un’altro anno fuori dalla Champions League significherebbe intensificare una perdita di oltre 87 milioni. Pallotta entro fine mese aumenterà il capitale per liquidare la società e verserà in anticipo 40 milioni di euro. Si sperava in un aiuto da Friedkin, ma al momento il suo unico progetto è di guardare da lontano il club e sperare presto in un nuovo inizio.
Crisi coronavirus e taglio degli stipendi
Il blocco causato dal contagio ha portato una grandissima perdita alla società. La squadra si è dimostrata disposta a venire in contro alla società accentando un taglio degli stipendi per garantire i compensi a tutti i dipendenti del club. I giocatori dovrebbero rinunciare ad una mensilità ( la proposta è del 60%) per poi prendere i 3 stipendi restanti dopo il 1 luglio. Tutte questa manovre verrebbero adottate al fine di alleggerire il rosso dell’attuale bilancio.