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C’era una volta, Torino-Juventus: il Toro per le corna, Ferrante e Maresca | Storia di una sera sotto la Mole

Storia del derby della Mole: quando Cauet illuse i granata.

Derby di Torino, Ferrante e Maresca nel segno del toro

Delle Alpi, Torino. 24 febbraio 2002, ore 20.45. Il derby non è mai una partita come le altre. Da una parte i granata, dall’altra la Juventus di Marcello Lippi. “Un oceano di passione in un mare di tifo”, recita la curva del Torino, “Juventus Taurinorum” rimarcano i supporters bianconeri. Arbitra Paparesta. Nemmeno 10 minuti di gioco. Davids, dalla fascia, all’uno contro uno con Vergassola, la piazza al centro e trova David Trezeguet. Il francese, come sempre, non perdona, 0-1 per la Vecchia Signora e trentesimo gol in A. Il Torino non demorde e attacca, ma il primo tempo si chiude con la Juventus avanti.

Ripresa, granata che spingono. 64′, calcio di punizione: cross in mezzo, Lilian Thuram stacca, ma la sfiora, Pessotto in egual misura, ma alle loro spalle c’è Ferrante, che la porta a terra e infila Buffon da breve distanza, è 1-1. Il 94 granata corre sotto la fascia di pubblico di fede torinese mimando il toro, simbolo dei padroni di casa, e vola spedito verso una bandiera rossa, simulando il torero. La svolta arriva dai cambi: da una parte entra l’ex Inter, Benoit Cauet, dall’altra Enzo Maresca, che prende il posto di Edgar Davids. 80′, taglio in verticale granata per Lucarelli. L’attaccante livornese guarda bene e la piazza la centro, trovando il francese, Cauet, pronto a piazzarla in rete. Buffon prova a ribattere, ma non può nulla, vantaggio granata. La partita, però, è tutt’altro che conclusa e i bianconeri sanno benissimo come prendere il Toro per le corna. Minuti conclusivi, dopo essersi salvati dal pari su una carambola, complice la prontezza di Bucci, i granata subiscono la beffa. 90′, ancora dalla fascia e ancora un cross al centro. Maresca c’è. Il 16 bianconero, con uno stacco portentoso, regala un punto d’oro ai suoi. Preso dalla foga, si dirige verso la panchina, mimando il gesto del toro, come fatto precedentemente dal suo avversario. Il tutto è destinato a finire nella storia dei derby e non solo.

Qualche anno dopo, nel 2016, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, in risposta alle provocazione di Chiambretti, Maresca dirà: “Quelle corna sono state il trionfo del pensiero veloce. Io non ho mai avuto nulla contro il Torino, infatti un paio di anni fa sono stato vicino al passaggio in maglia granata. Mi è dispiaciuta però la polemica di alcuni tifosi vip come Chiambretti, che tifa per il Toro e poi fa la pubblicità per gli Agnelli. Credo che ci si indigna per quelle corna in corsa pensa che il calcio sia qualcosa di sacro e non è così. Deve essere serio ma diventare divertente”.

Iuliano, in bianconero quella sera, ricorda alla Rai: “I derby di quegli anni erano così. Con la Juve che parte sempre forte. E poi il Toro che ci mette le corna”. Camolese, invece, protagonista granata, sempre alla Rai, aggiunge: “Ricordo la grandissima tensione di quel finale. Oggi posso dire di avere più rimpianti per quel derby che non per il 3 a 3 dell’andata”. Le corna di Maresca restano uno dei gesti più iconici della storia dei derby della Mole.