Caso plusvalenze, indagata la Roma: la Procura Federale apre un fascicolo d’indagine sui giallorossi

Dopo il rinvio a giudizio da parte della procura capitolina per l'ex presidente James Pallotta e altri cinque ex dirigenti il procuratore federale Giuseppe Chiné ha aperto un fascicolo indagando su alcune operazioni compiute fra il 2018 e il 2020.

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Cessione As Roma Pallotta

Nuovi guai per la Roma. Il caso plusvalenze della Roma potrebbe avere dei risvolti anche a livello sportivo, il caso continua. Dopo il rinvio a giudizio da parte della procura romana per l’ex presidente James Pallotta e altri cinque ex dirigenti (Umberto Gandini, Guido Fienga, Mauro Baldissoni, Francesco Malknecht e Giorgio Francia), il procuratore federale Giuseppe Chiné ha aperto un fascicolo indagando su alcune operazioni compiute fra il 2018 e il 2020.

Caso plusvalenze, a Roma continuano le indagini

La questione attuale riguarderebbe la contabilizzazione delle plusvalenze, calcolate sui 60 milioni di euro quando avrebbero dovuto essere 39. Le operazioni finite nel mirino sono tante, come quelle dell’acquisto di Spinazzola e la successiva vendita alla Juve di Luca Pellegrini. Per la difesa si tratta di operazioni slegate. Stesso discorso per il passaggio di Naingollan all’Inter in cambio di Zaniolo e Santon, e l’acquisto di Cristante dall’Atalanta e il passaggio alla Dea di Tumminiello, la cessione al Napoli di Manolas con arrivo in giallorosso di Diawara e, infine, l’operazione con il Sassuolo per Defrel in cambio di Marchizza e Frattesi.

La chiusura delle indagini è prevista per la fine del mese di aprile. Prima della Roma lo stesso caso lo hanno vissuto altri club italiani, come Juve, Sampdoria, Parma, Genoa, anno 2022. In quella occasione tutti i club, più di 10, vennero assolti sia in primo che in secondo grado perché il valore attribuito a un calciatore sarebbe relativo.